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L'ultima profezia di Bocchino "Fini nel simbolo vale il 2,5%"

Intervistato da Belpietro, Italo spiega quanto 'pesi' il nome di Gianfranco. Poi: "Col centrodestra? Solo dopo Berlusconi"

Andrea Tempestini
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Nella maggioranza tiene banco il tema pensioni. Lega Nord e Pdl avrebbe trovato un accordo sugli interventi da fare -  e non solo sulla previdenza - per rassicurare i mercati. Questo lo spunto da cui inizia l'intervista al vicepresidente di Futuro e Libertà, Italo Bocchino, del direttore di Libero, Maurizio Belpietro. Il colloquio è andato in onda ne La telefonata di Belpietro di Canale 5. Signor Bocchino, che ne pensa di questa intesa tra Lega e maggioranza che dovrebbe annunciare gli interventi da fare su pensioni e altro per rassicurare i mercati? Mi sembra un accordo al ribasso. L'Europa ci chiede di essere coerenti con quello che fanno altri Paesi. E' normale che la Germania vedendo i suoi soldi attraverso la Bce cercare di aiutare l'economia italiana...e poi i tedeschi vanno in pensione a 67 anni e in Italia abbiamo i baby pensionati. Ci voleva molto più coraggio, credo che la lettera non contenga ciò che serviva: l'abolizione delle pensioni di anzianità e l'innalzamento dell'età pensionabile a 67 anni per tutti e velocemente. Magari con quei 10 miliardi l'anno che si risparmiano creare un fondo per l'occupazione giovanile. Ci voleva più coraggio (...). Spesso la Lega tuona contro il Sud ma le pensioni di anzianità e i baby pensionati, a partire dalla moglie di Bossi, stanno tutti al Nord. La Lega difende i privilegi facendo danno all'Italia e all'Europa. Ma se il governo avesse deciso di rendere operative da subito queste misure, Fli avrebbe votato la manovra? Una cosa è l'atteggiamento fortemente negativo nei confronti del governo e di Berlusconi. Altra cosa sono gli interessi degli italiani. Se uno arriva in Parlamento con dei provvedimenti utili il nostro voto è chiaro che ci sarebbe. (...) Se ci portassero l'innalzamento dell'età pensionabile subito, in cinque e non in 20 anni come vogliono fare, e i dieci miliardi l'anno si investisserop per il lavoro femminile e giovanile, noi ci staremmo subito. Come ci staremmo subito ad abrogare le pensioni di anzianità e il privilegio dei baby pensionati. Così come ci staremmo a vendere il patrimonio immobiliare. Il problema dell'Italia, che è un Paese ricco, è come gestisce i soldi pubblici. Perché la benzina al distributore la deve mettere nel serbatoio lo Stato? Perché dobbiamo avere 1000 miliardi di patrimonio immobiliare? Nemmeno nell'Unione Sovietica... A sentirla, se ci fossero questi presupposti, sembrerebbe che lei pensi a una riedizione dell'alleanza con il centrodestra. Noi abbiamo fatto l'alleanza con il centrodestra per cinque elezioni consecutive. Ma sono mancati i presupposti. Da un lato l'appiattimento sulle politiche conservatrici e anti-italiane della Lega, dall'altro gli errori madornali sull'economia di Tremonti hanno fatto saltare il meccanismo. Oggi il centrodstra che voleva la rivoluzione liberale non c'è più. Se mai dovesse esserci un centrodestra che vuole fare le cose serie per il Paese, non c'è dubbio che l'alleanza sarebbe naturale. Ma purtroppo il Pdl è diventato un partito estremista appiattito sulla Lega. Superato Berlusconi e il berlusconismo si vedrà. Nel simbolo di Fli ci sarà il nome di Fini, perché siamo già in campagna elettorale secondo lei? Noi domenica scorsa abbiamo votato all'unanimità in assemblea nazionale, all'apertura della campagna elettorale, l'inserimento del nome di Fini nel simbolo. Noi siamo sicuri che si voterà a marzo. Berlusconi e Bossi devono resistere due mesi per evitare governi transitori che non vogliono. (...). L'inserimento del nome di Fini è anche un ragionamento di marketing elettorale: vale 2,5 punti in più secondo i sondaggi. Tra governo di transizione ed elezioni cosa preferisce? Io preferirei un governo di ricostruzione nazionale sostenuto da tutti, a partire da chi ha vinto le elezioni. Guidato da? Lo sceglie il presidente della Repubblica. Ma cosa le piacerebbe, questo può dircelo... Io credo che oggi solo una persona potrebbe guidare questo governo, e si chiama Mario Monti. Ma passa attraverso la volontà di Berlusconi: non si può fare un governo contro chi ha vinto le elezioni. Dato che non c'è la volontà delle elezioni andremo al voto a marzo. Quindi l'ipotesi Letta è scartata? L'ha scartata Alfano a Porta a Porta. Credo che non ci sarà un governo Pdl in questa Legislatura che non sarà guidato da Berlusconi.

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