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Nichi scomunica Steve Jobs poi compra decine di iPad

L'incoerenza di Vendola. Spiega che "fare di Apple un simbolo della sinistra è un errore". Peccato che in Regione...

Andrea Tempestini
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Quando a Roma i compagni del circolo di Sinistra e Libertà avevano tappezzato la città con manifesti in ricordo di Steve Jobs, il buon Nichi Vendola vittima di un incontenibile rigurgito anti-capitalista aveva perso le staffe bollando il gesto con i peggiori epiteti. Poi, quando si calmò, spiegò che "fare del simbolo dell'azienda di Jobs un'icona della sinistra mi pare frutto di un abbaglio". Un pensiero su cui si potrebbe aprire una disussione, ma certamente più cauto rispetto ai primi inviperiti commenti. Peccato che oggi si scopra che chi di Jobs ferisce, di Jobs - non ce ne voglia Steve - perisce. Il governatore della Puglia, orgoglioso avversario delle multinazionali, scivola proprio sul tablet. Una determina che risale al novembre del 2010, infatti, stabiliva che la Regione Puglia procedesse all'acquisto di 11 iPad per gli assessori. In effetti la vita di un assessore senza iPad sembra una sfida troppo difficile. Anche Nichi deve aver pensato che fosse meglio far suoi quei gingilli capitalistici (fermo restando che farne un simbolo è peccato gravissimo). Per inciso, la campagna acquisti tecnologica di Nichi è costata alla Regione 9mila euro. Ma a rendere ancor più succulenta l'incoerenza del leader di Sinistra e Libertà c'è il fatto che a spulciare tra i dati della Regione si scopre che gli iPad portati in dote agli assessori non si fermano affatto agli 11 comprati quasi un anno fa. In totale, infatti, sono ben 44: costo totale oltre 36mila euro. E siccome non ci si vuole far mancare nulla, con la modica cifra di 29 euro i signori assessori pugliesi si sono fatti portare anche le custodiette per il tablet. Super trandy. Super fiche. Ma, scusate, non sono Apple anche loro? Sì, certo che lo sono. Maledetti capitalisti...

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