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Casta ignorante in auto blu... non sa il prezzo della benzina

Inchiesta di 'Quattroruote'. Di Pietro: "Io non ne ho idea". Casini: "Guido poco, ho solo una vecchia Punto". Veltroni caos gasolio

Andrea Tempestini
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Non ne azzeccano più una i politici nostrani. Stavolta, in tempi di casta e sprechi di costi pubblici, sono stati colti in fallo dal mensile «Quattroruote». Interpellati in tanti, di tutto l'arco costituzionale, la maggior parte di loro non ha saputo rispondere su quanto costa un litro di benzina. «Il prezzo per un litro? Direi un euro e 10 centesimi». Domanda semplice, ma risposta sbagliata. Aggirandosi in un giorno qualunque nei corridoi di Montecitorio, tra il Transatlantico e la buvette, i giornalisti del mensile automobilistico si sono adoperati nel domandare a destra e a manca, la differenza che esiste tra «un litro di benzina e uno di gasolio. E il loro prezzo». Macché neanche questa differenza è stata colta da molti. La gente comune, quella che almeno una volta la settimana si ferma dal benzinaio e fa da sé, perché così, sporcandosi le mani, qualche euro se lo tiene in tasca, conosce bene le risposte. O addirittura fa i giri dei vari distributori per confrontare i prezzi e scegliere quello più convenevole. Ma loro, gli abitanti del Palazzo, nella maggior parte dei casi lo ignorano. O non guardano neanche dai finestrini delle loro auto blu. LA META' IGNORA Dei parlamentari intervistati, oltre la metà non ha saputo rispondere alla domanda più semplice sulla benzina; due su tre, poi, hanno dimostrato altrettanta ignoranza sul prezzo del gasolio e sul peso della componente fiscale. Quelle accise che, negli ultimi tempi, sono state alzate a più riprese, per i motivi più disparati, dai problemi della cultura a quelli degli immigrati (per non parlare dell'aumento dell'Iva, che poi si paga proprio anche sulle accise, quella tassa sulla tassa che non ha uguali al mondo). I primi a non essere sorpresi sono stati gli stessi giornalisti di «Quattroruote». Pur non occupandosi di politica e dei lavori del cosiddetto Palazzo, sanno benissimo quali sono i problemi e le difficoltà economiche e lavorative che ogni cittadino vive sulla propria pelle. A differenza dei molti dei politici interpellati, che per non correre il rischio di sbagliare, non hanno voluto rispondere o hanno glissato. Ma hanno fatto lo stesso una pessima figura. NOMI TRASVERSALI I nomi? Il mensile non ha problemi a farli. E come si scopre, l'ignoranza è trasversale, non risparmia né destra né sinistra. Qualcuno, come i ministri Brunetta e La Russa, si è rifiutato di rispondere. Antonio Di Pietro (Idv) e Walter Veltroni (Pd) hanno ammesso di non conoscere la risposta alla domanda. Pierferdinando Casini, invece, ha provato a giustificarsi: «Guido poco e ho solo una vecchia Punto», ha risposto. Una brutta figura, comunque, per tutti. «Non temete, però: non vogliamo tirare la volata a questa o quella fazione, perché il ritornello sa, vado sempre di fretta e non faccio caso al prezzo della colonnina, che poi cambia di continuo, ce lo hanno cantato esponenti di tutti i partiti», scrive «Quattroruote» nell'inchiesta pubblicata sul numero di novembre e in edicola da oggi. Colti in fallo, per esempio, il ministro per l'attuazione del programma di governo, Gianfranco Rotondi e Catia Polidori, viceministro dello Sviluppo economico. Vengono citati altri casi emblematici. C'è chi passa da un eccesso all'altro. NUMERI A CASO Secondo Michela Belfiore (Pdl) e Paola Concia (Pd) un litro di benzina costa 1 euro e 10 centesimi. Mentre per Carolina Lussana (Lega) 1 euro e 90 e per Nunzia De Girolamo quasi due. Altri, scrive il giornale, hanno sparato a caso, spaziando da un 1 euro e 28 (Mario Landolfi, Pdl) all'euro e 70 di Catia Polidori, fino all'euro e 80 di Gianfranco Rotondi. A sorprendere negativamente è stato Paolo Romani che, nel suo ruolo di ministro dello Sviluppo economico, avrebbe dovuto mostrare di saperne di più: secondo lui, «il gasolio costa 1 euro e 30 centesimi, 1 e 38 al massimo». Risposta sbagliata signor ministro. Riprovi, forse, sarà più fortunato. Magari controllando il cartello del prezzo che la scorsa settimana, per il gasolio, segnava 1,528 euro al litro. di Giampiero De Chiaro

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