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Ossessionati Super coppia Santoro-Venditti sfotte il Cav con la canzoncina. E Verdone...

A pochi giorni dal lancio di 'Servizio Pubblico' compare il motivetto "La ragazza del lunedì". Il processo è già ripartito...

Andrea Tempestini
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Monomaniaco. Non ci sono altri aggettivi per dipingere Michele Santoro. Mancano pochi giorni al grande ritorno del teletribuno: il prossimo 3 novembre Michele ricomincerà la sua crociata con Servizio Pubblico. Per chi ancora non avesse contribuito (sic!) è ancora possibile foraggiare l'eroe esiliato da Viale Mazzini e rifiutato da La7: questi dieci euro, poverino, glieli volete dare sì o no? Fondi o non fondi, il programma partirà. E sul sito della trasmissione - francamente un sito tetro e lugubre - compare una delle ennesime clip di lancio del programma tribunalizio. Chi c'è sul banco degli imputati. Silvio Berlusconi, ovviamente. Monomaniaco (il Santoro). Il processo questa volta è musicale. I togati sono Antonello Venditti e Carlo Verdone, impegnati nell'improbabile interpretazione del brano La ragazza del lunedì, scontato riferimento alle papi-girls che come un'orda di fantasmi popolano l'apocalittico mondo di Santoro. La ragazza del lunedì, in un tripudio da stadio provocato dalla caduta (invocata ma, spiace per loro, non ancora realtà) del premier, si rivolge proprio al Cavaliere. O meglio, lo piglia per il culo chiedendogli perché sia triste, perché non si faccia mai trovare e chiedendogli con chi sia e con chi sta. Guarda il video de 'La ragazza del lunedì' su LiberoTv Nell'imperdibile videoclip una nutrita schiera di santorini e antiberlusconiani cantano, ballano e si danno di gomito per poi sfociare in un coretto che sta a metà strada tra quello della recita delle elementari e la sigla del polpettone domenicale delle trasmissioni generaliste: "Silviooo, che farò senza di te". La risposta? Ovviamente caustica, esagerata, drammaticamente smisurata: "Mi riprenderò la vita che ho vissuto insieme a te". Quasi quasi ci scappa una lacrimuccia... Infine, poiché i riferimenti non sono sufficientemente espliciti, con destrezza scenografica ed improbabile effetto grafico - et voilà - il Verdone batterista si trasfigura nell'incubo di Santoro: ecco comparire il faccione sorridente del Cavaliere che fa mulinare le bacchette sulla grancassa. Michele Santoro sta tornando. Annozero cambia nome ma non la sostanza. Servizio Pubblico fa capire da subito di che pasta sarà fatto: il super processo mediatico tra pochi giorni avrà inizio. E qual sollazzo, per il teletribuno, non aver più i vincoli del contraddittorio - per altro quasi sempre elusi - che venivano imposti da mamma Rai...

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