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La crociata Fifa contro Apple "Stop all'iPad in panchina"

Annuncio delle autorità della Bassa Sassonia La proposta della task force guidata da Sepp Blatter: "Via anche l'iPhone, fomenta le proteste". E sul fuorigioco...

Andrea Tempestini
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Il gotha del calcio che fu, unanime, si scaglia contro le tecnologie Apple. "Niente iPad o iPhone in panchina, in futuro saranno proibiti": la proposta un po' talebana è firmata in calce niente meno che da Pelè, Franz Beckenbauer, Hierro, Savicevic, Sir Bobby Charlton, l'ex arbitro elvetico Busacca, Marcos Cafu, Christian Karembeu e diversi altri. I big del pallone, che compongono la commissione Task Force 2014 della Fifa riunita a Zurigo, hanno emesso il loro diktat. Così, sul sito della Fifa, hanno pubblicato la nota: "Law 4, sistemi di comunicazione: la task force ha discusso l'uso di mezzi tecnologici in panchina ed è d'accordo con le decisioni dell'Ifab di vietare l'uso di apparati di comunicazione in tutto il campo da gioco". "Troppe proteste" - Le considerazioni dei crociati anti-tecnologia sono piuttosto semplici: "Con l'iPad in panchina un allenatore può rivedere tutte le immagini della partita, anche al rallentatore, e tenersi collegato con qualche amico che sta a casa. Di fatto è come avere la moviola in campo, è come dare spazio totale alle nuove tecnologie. Cosa che la Fifa non vuole assolutamente, e che ha sempre combattuto. Di conseguenza questi strumenti vanno aboliti, vietati: gli arbitri dovrebbero sequestrarli agli allenatori". La presenza dei gingilli Apple insomma sarebbe direttamente proporzionale alle proteste contro le giacchette nere, gli arbitri. Contro il fuorigioco - Così, tra le stravaganti proposte della pattuglia guidata da Sepp Blatter, padre e padrone della Fifa, figura anche quella di proibire le nuove tecnologie. Il presidente dei legionari anti-chip è Beckenbauer, che ha colto la palla al balzo per esprimere le sue idee anche sul fuorigioco. La teutonica bandiera vorrebbe modificare pure l'off side, sempre in bilico tra l'attivo e il passivo, una discrepanza soggetta a scivolose interpretazioni. Si discuterà anche di questo, come si discuterà dell'idea di abolire la cosiddetta tripla sanzione: fallo da ultimo uomo, rigore ed espulsione, considerata (forse a ragion veduta) troppo severa. "Il rigore basta, l'espulsione è eccessiva": questa sarebbe la linea.

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