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Obama: A Natale via dall'Iraq Manterrà una promessa?

Il presidente degli Stati Uniti annuncia il ritiro definitivo: sarebbe uno dei pochi punti del programma del 2008 realizzati

Andrea Tempestini
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Barack Obama annuncia il ritiro dall'Iraq. "Oggi posso annunciare quello che era stato promesso: tutte le nostre truppe saranno a casa per Natale. Dopo quasi nove anni la guerra in Iraq è finita. La marea della guerra si ritira". Così il presidente degli Stati Uniti ha annunciato che le restanti truppe americane in Iraq rientreranno in patria entro il 2011. Obama ha letto un comunicato alla Casa Bianca dopo aver parlato in videoconferenza con il primo ministro iracheno, Nuri al-Maliki. Manterrà una promessa? - Con questa decisione, forse, Barack riuscirà a mantenere almeno uno degli impegni che aveva preso nella campagna elettorale del 2008 (anche la tanto strombazzata riforma sanitaria, infatti, dopo essere stata depotenziata dalla battaglia in Congresso prima e dalle decisioni degli Stati poi, pare non avere la necessaria copertura economica). "Da candidato lo avevo promesso - ha spiegato Obama -. Quando mi sono insediato ho varato una nuova strategia per ridurre il numero di truppe sia in Iraq sia in Afghanistan. I soldati andranno via a testa alta e orgogliosi del loro successo". Il contingente - "Ora - ha proseguito dalla Casa Bianca il presidente degli Stati Uniti - inaugureremo una nuova fase nei rapporti tra Usa e Iraq, ci sarà una relazione normale tra i due Paesi. Aiuteremo l'Iraq ad addestrare e ad equipaggiare le truppe irachene. Gli Stati Uniti vogliono che l'Iraq diventi un Paese sovrano, sicuro e stabile".  In Iraq, ad oggi, ci sono ancora 40mila soldati a stelle e strisce, un contingente decisamente ridotto rispetto a quello del marzo 2003, quando le truppe che invasero il Paese di Saddam Hussein ammontavano a 150mila unità. Nei quasi nove anni che sono passati dall'inizio delle ostilità sono caduti 4.400 soldati.

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