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Er Pelliccia resta in carcere "Non volevo ferire nessuno"

Il 24enne Filippi, lanciatore d'estintore negli scontri di Roma, si è difeso senza convincere il gip Della Monica. Un poliziotto lo ha riconosciuto

Giulio Bucchi
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Er Pelliccia non ha convinto il giudice e resterà in carcere. Il gip Paola Della Monica ha infatti convalidato l'arresto e ha emesso provvedimento cautelare in carcere per Fabrizio Filippi, lo studente di 24 anni immortalato nell'atto di scagliare un estintore contro le forze dell'ordine durante gli scontri di sabato 15 ottobre a Roma, nel corso della manifestazione di piazza degli indignati. "Non volevo fare male a nessuno. Non avevo obiettivi da colpire. Ho compiuto quel gesto preso dalla concitazione del momento". Così, a quanto si è appreso, si sarebbe difeso Filippi a Regina Coeli alle domande del gip. Il ragazzo, noto agli amici con il soprannome di Er Pelliccia, avrebbe voluto presentarsi spontaneamente alle forze dell'ordine, anche su sollecitazione dalla famiglia, che aveva visto le sue foto suoi giornali. L'intenzione sarebbe però stata però anticipata dagli investigatori. Ora i suoi legali valuteranno se presentare ricorso al tribunale del Riesame contro la decisione del gip. Contro Filippi, che ha qualche precedente per droga, è contestata la resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale. Il giovane, che alle prime domande della Digos si era giustificato dicendo di aver "usato l'estintore per spegnere l'incendio", è stato riconosciuto anche da un funzionario della Questura che si trovava lungo la traiettoria di tiro dell'estintore.

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