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Un 'ministro' chiamato Valter Lavitola è sempre in viaggio

Da Panama all'Albania, il faccendiere ha una straordinaria capacità di intessere relazioni: tra premier e ministri stranieri

Veneziani Gianluca
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E adesso chiamatelo il ministro Lavitola Che fosse un faccendiere lo sapevamo già. Ma che fosse disposto a tutto pur di raggiungere la meta - qualunque essa sia -  lo scoprimo adesso, giorno dopo giorno. Valter Lavitola, come dimostra l'intercettazione della telefonata con la segreteria del ministero degli Esteri pubblicata da Repubblica.it, sembra essere tra gli italiani che più ci rappresentano all'estero. Una sorta di ministro degli esteri in pectore. Tiene contatti con i dicasteri di altri Paesi, si imbarca su voli di Stato, auspica incontri trilaterali tra lui, il titolare della Farnesina e il premier di uno Stato straniero, come appunto Edha Meta, vicepresidente albanese. Gli incontri di Stato di Lavitola - La capacità di quest'uomo di tenere relazioni internazionali è straordinaria. Il 29 giugno del 2010 si imbarca in un volo di Stato con Berlusconi per Panama, venendo accolto dai politici locali e dal corteo diplomatico. Il 2 ottobre 2010  riesce a ottenere la mail che incastra Tulliani, grazie a un verbale dell'autorità giudiziaria di Santa Lucia e alla conferma ottenuta direttamente dal ministro della Giustizia dello Stato caraibico. L'anno prima,  il 21 ottobre 2009, Lavitola aveva chiede e ottiene, come abbiamo detto, di partecipare all'incontro con il vicepremier albanese. Per rafforzare la sua convinzione di essere il vero ministro degli Esteri, ora Lavitola se ne sta in esilio volontario in Bulgaria. Che stia cercando contatti con il premier locale, magari in vista di nuove elezioni, le famose elezioni bulgare?

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