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Sfilava anche De Magistris. Nichi Vendola ci vede doppio: "Metà corteo meraviglioso"

Alfano condanna le violenze: "Inaccettabile". Sacconi: "Non mi stupirei se i violenti un giorno diventassero finanzieri". L'Idv punta il dito contro il Viminale

Andrea Tempestini
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"Gli incredibili livelli di violenza raggiunti da un nutrito gruppo di facinorosi nella manifestazione di Roma rappresentano un segnale molto preoccupante per la convivenza civile. E devono essere condannati da tutti senza remore. I violenti vanno individuati e puniti". Così il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, in una nota. "Il nostro ringraziamento più sentito - aggiunge - si rivolge in questo momento alle forze dell'ordine che si sono impegnate a fondo per difendere e garantire la sicurezza e la libertà dei cittadini. Soltanto il loro equilibrio e la loro prudenza sono riusciti ad evitare più gravi conseguenze". Solidarietà di Maroni - Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, "esprime la piena solidarietà alle forze dell'ordine  coinvolte nei violenti scontri di oggi a Roma e condanna con fermezza   gli atti di inaccettabile violenza ad opera di criminali infiltrati   tra i manifestanti". Il ministro - si legge in una nota del Viminale - "è rimasto in  costante contatto con il prefetto e il questore di Roma che oggi nella  capitale hanno dovuto fronteggiare una situazione di ordine pubblico   di inaudita violenza". Reazioni nel Pdl - Secondo Angelino Alfano a Roma si è vista "una manifestazione di violenza inaccettabile. Il nostro Paese - ha sottolineato il segretario del Pdl - per uscire dalla crisi ha bisogno di un governo che governi e di gente che anziché sfasciare le vetrine costruisca opere e faccia delle cose buone per il bene dell'Italia e degli italiani". Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha commentato sprezzante: "Non mi stupirei che questi indignati un giorno diventassero finanzieri e banchieri come è successo per i loro padri negli anni Settanta". Il ministro del Welfare, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano degli scontri nella capitale, ha spiegato: "Intanto c'è una grande maggioranza di giovani che non spaccano ma costruiscono ogni giorno il loro futuro affrontando le fatiche e le difficoltà di questo tempo". Quindi ha aggiunto: "Capisco il malessere dei giovani, ma non capirò mai un giovane che spacca e soprattutto porterò rispetto per quella grande maggioranza di giovani che non spacca ma costruisce". Duro anche Saverio Romano, ministro dell'Agricoltura: "Manifestare è cosa legittima, tagliare bandiere italiane e della Ue prese da un hotel e mandarle a fuoco è un atto di vandalismo fine a se stesso". Idv punta il dito contro Maroni - Nel corteo romano marciava anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Prima degli scontri aveva commentato: "E' una manifestazione politica, altroché. Ma è contro la partitocrazia. Questa manifestazione vuole essere una battaglia per difendere i beni pubblici ed è un messaggio chiaro al governo che li sta depredando. Abbiamo sempre seguito queste battaglie portandole dalla piazza ai governi delle comunità". Nichi Vendola, in una nota e dimenticando gli incidenti, ha commentato: "Oggi penso sia indispensabile che la politica parli poco e ascolti molto. La dimensione mondiale della protesta degli indignati dice che siamo ad un punto di non ritorno: dalla crisi si uscirà solo con politiche fondate sulla sostenibilità sociale e sulla conversione ecologica. Una generazione intera, ad ogni latitudine, denuncia il delitto sociale della precarietà del lavoro e della vita. La politica, la sinistra, ha il dovere di rispondere in modo credibile a questa travolgente domanda di cambiamento". Il vice capogruppo dell'Idv alla Camera, Antonio Borghesi, non ha trovato nulla di meglio che puntare il dito contro Roberto Maroni. “Inaccettabili gli atti di violenza che gruppi di facinorosi stanno compiendo in queste ore a   Roma. La stragrande maggioranza dei partecipanti vuole protestare in modo pacifico contro politiche governative che proteggono evasori e   speculatori e non fanno nulla per le giovani generazioni. Il ministero  dell'Interno garantisca lo svolgimento pacifico della protesta e isoli  violenti e provocatori che vogliono uccidere la democrazia nel nostro Paese”. "Manifestazione meravigliosa" - Il leader di Sinistra Ecologia Libertà, Nichi Vendola, ai microfoni di Sky Tg24 parla di "una manifestazione meravigliosa di centinaia di migliaia di persone che hanno lavorato per portare i loro simboli, per manifestare pacificamente lo spirito di rivolta contro un destino di precarietà che rischia di risucchiare il senso della vita di questa generazione". E la contrappone ad una seconda manifestazione, "quella dei black bloc che come si è visto, sono innanzitutto in azione per togliere la scena agli 'indignati', per prendere loro la parola, e loro parlano bruciando auto e rompendo telecamere". Ma Vendola assicura che quest'ultima è solo una realtà minoritaria, "sono solo minoranze di teppisti rispetto invece ad una generazione intera, che ad ogni latitudine denuncia il delitto sociale della precarietà del lavoro e della vita". Così, secondo il leader di Sel "la politica, la sinistra, ha il dovere di rispondere in modo credibile a questa travolgente domanda di cambiamento".  Ma guardando le immagini di questa drammatica giornata, il racconto di Vendola pare completamente dissociato dalla realtà. Quelle che lui definisce come minoranze sono invece interi gruppi che hanno messo sotto assedio la capitale, assaltando le sedi dei ministeri, scatenandosi contro le forze dell'ordine, dando fuoco a macchine, lanciando bombe di carta, sanpietrini etc. Il discorso di Vendola pare dunque più orientato alla volontà di difendere una posizione ideologica invece che alla presa di coscienza di una situazione sconcertate che doveva essere prevenuta e non di certo protetta o ancor di più sostenuta. Il sindaco di Roma - "Adesso gli indignati sono i cittadini romani". E' questa la reazione del sindaco della capitale, Gianni Alemanno, in merito agli scontri in atto. "Mi auguro che i manifestanti pacifici e le forze dell'ordine - ha aggiunto Alemanno - isolino i violenti e li mettano in condizioni di non nuocere ulteriormente alla nostra città". Le poche migliaia di vandali che stanno mettendo a ferro e fuoco Roma "sono il peggio da tutta Europa - spiega Alemanno - . Sono venuti tutti qui, era da mesi che sul web c'erano questi appelli".

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