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Il tempo in cui George W. Bush voleva Eastwood come vice

L'ex presidente degli Stati Uniti, nel '98, propose clint come suo vice: era in crisi e inseguiva. Non se ne fece più nulla

Andrea Tempestini
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Nel 1998 il presidente americano George Bush sembrava destinato alla sconfitta, con uno scarto di 18 punti percentuali deitro all'avversario democratico Dukakis. Bush aveva bisogno di rilanciare la sua corsa alle presidenziali. Così gli venne in mente di proporre Clint Eastwood per il ruolo di vice. La rivelazione è dell'ex segretario di Stato e amico intimo di Bush padre, James Baker, ed è arrivata in una registrazione resa pubblica venerdì a Washington. La candidatura dell'attore, regista e produttore a stelle e strisce - che tra gli altri ha vinto anche due Oscar per la miglior regia e per il miglior film - venne presa in considerazione dallo staff dell'ex capo della Cia solo per poco. Poi prevalse la 'ragion di Stato' con l'anonimo Dan Quayle, che comunque valse la vittoria elettorale di Bush e dei repubblicani. Clint Eastwood è un conservatore, vicino al partito Repubblicano. All'epoca della quasi-candidatura aveva ridotto gli impegni cinematografici, mentre la sua carriera da regista era ancora ben lungi dagli odierni fasti. Negli anni ottanti, tra l'altro, fu sindaco in quota Grand Old Party a Carmel, una cittadina costiera della California.

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