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I giovani? Ora lo fanno prima... Ma i genitori lo facevano di più

Sesso: scende a 15 anni l'età del primo rapporto. Decisivo il passaparola con gli amici. Ma poi i ragazzi si bloccano

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I giovani lo fanno prima, ma meno frequenntemente rispetto ai loro genitori negli anni 70.  A rivelarlo è uno studio realizzato da Ipsos e promosso da  Durex, la nota azienda produttrice di preservativi,  in supporto a una campagna di educazione sessuale organizzata da Anlaids. I dati Secondo i dati raccolti l'età media del primo rapporto sessuale oggi si è abbassata a 15 anni, mantre negli anni 70 era intorno ai 17.  In particolare  la percentuale di ragazzi tra i 14 e i 18 anni che hanno avuto rapporti, è del 65% per i genitori, 28% per i loro figli. Sul grado di informazione dei vari metodi contraccettivi la situazione, però, si inverte. Se la percentuale dei ragazzi ben informati è il 65%, quella di chi era giovane negli anni 70 arriva solo al 40%. Su un dato, invece, sembra non essere cambiato nulla nel giro di 40 anni: la fonte delle prime informazioni sul sesso. A farla da padroni in questo campo sono sempre gli amici e i compagni di scuola rispettivamente con il 78% e il 74%. Il web L'unica grande novità è data da internet. Se i genitori avevano a disposizione, per soddisfare le loro curiosità solo riviste e giornali, i  giovani di oggi, invece, sono sottoposti a un vero e proprio bombardamento di immagini e filmati provenienti dal web. Internet tuttavia può rivelarsi un'arma a doppio taglio. In molti video a luci rosse, infatti, non vengono usati preservativi spingendo  i ragazzi a credere che  siano superflui o, secondo alcuni casi emersi dalla ricerca, che vadano indossati solo tre giorni prima delle mestruazioni della partner. Tabù Un grande cambiamento, secondo lo studio,  che differenzia  i ragazzi di oggi e da chi ragazzo lo era negli anni 70,  è costituita dalla possibilità di chiedere informazioni a un familiare. Se 40 anni fa nessun parente si addentrava in conversazioni sull'argomento, oggi le mamme (52%) si sono prese quest'onere cercando di orientare i loro figli nei loro approcci al sesso. Tuttavia i bisogni sessuali dei ragazzi restano ancora un tabù. Per questo motivo è stata realizata  'Think Safe', la campagna presentata oggi che coinvolgerà 300 mila studenti degli istitituti italiani. Alle scuole che accetteranno di aderire verrà distribuito un kit informativo per realizzare in classe delle lezioni di educazione sessuale. L'iniziativa prevede, inoltre, un concorso che premierà i migliori video, disegni e slogan, con fotocamere e borse di studio. Alla campagna è legato un sito web (www.thinksafeproject.com) e alcune pagine su Facebook. Twitter e Youtube.  

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