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Lo sfogo di Sabrina dal carcere "Io sono come Amanda Knox"

La cugina di Sarah Scazzi: "Sono innocente e quattro anni qui dentro non resisto. Liberate subito me e mia madre"

Costanza Signorelli
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Del resto Sabrina Misseri l'ha sempre detto: "Io sono innocente. Non ho ucciso Sarah". E ancora una volta, dal carcere dove si trova con l'accusa di omicidio,  lo riafferma a gran voce. Ma in questa occasione la cugina di Sarah Scazzi e forse la sua assassina, va oltre: "Mi sento come Amanda, sono in carcere da innocente. Ma quattro anni qui dentro non resisto". Dopo lo spiraglio di speranza aperto martedì dalla Cassazione, Sabrina pare più fiduciosa in una possibile strada verso la libertà.  "La televisione, i giornali, mi hanno fatto illudere anche quando è venuta fuori la sentenza, ma io e mia madre siamo ancora in questa cella. Ora invece vogliamo essere messe in libertà, noi non abbiamo ucciso Sarah". È quello che pensano anche i suoi avvocati, Franco Coppi e Nicola Marseglia, che nelle prossime ore presenteranno al gup Pompeo Carriere un'istanza di scarcerazione per Sabrina e lo stesso dovrebbero fare gli avvocati di Cosima. Una libertà possibile - Nella giornata di ieri, martedì 11 ottobre, infatti, la Cassazione ha depositato le motivazioni del provvedimento con il quale lo scorso 26 settembre ha annullato con rinvio l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Taranto del 20 giugno. Decisione che aveva confermato le misure di custodia cautelare in carcere per Sabrina e la madre Cosima. La Suprema Corte ha quindi definito "insussistenti" i gravi indizi sulle accuse di omicidio volontario e sequestro di persona a carico di Sabrina e Cosima Misseri. E' per questo che ora la strada verso la libertà potrebbe essere per mamma e figlia Misseri meno tortuosa. La Cassazione oggi, mercoledì 12 ottobre, dovrà decidere anche se accogliere la richiesta di rimessione del processo, trasferendolo dal Tribunale di Taranto ad altra sede, come chiesto dagli avvocati di Sabrina.

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