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Il garante Roberto Sambuco: "Non si ripeterà l'effetto Euro"

A "La telefonata" di Belpietro: "Non ci risultano aumenti di prezzo così massicci. Multe a chi gonfia i rincari Iva, mercoledì tavolo comune"

Giulio Bucchi
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L'Iva sale dell'1%, i prezzi di più. "Ma non credo che siano furoi controllo", tranquillizza il Garante per la sorveglianza dei prezzi Roberto Sambuco, ospite del direttore di Libero Maurizio Belpietro a La telefonata, su Canale 5". "Non abbiamo ancora i dati ufficiali su questo aumento - spiega -. Stiamo facendo un controllo dettagliato sul territorio anche grazie alle segnalazioni dei consumatori, dobbiamo aspettare il 21 ottobre dopo le rilevazioni ufficiali dell'Istat". Quindi lei non si fida di queste rilevazioni delle associazioni di consumatori? "Ogni rivelazione o segnalazione sono preziose per il garante e per tutti quanti, ma dobbiamo ragionare sui prezzi reali. Approfitto della trasmissione per dire che abbiamo un numero verde per denunciare speculazioni e prezzi che non vanno: 800.95.59.59. Valgono solo le denunce non anonime, l'ideale sarebbe fare segnalazione con uno scontrino". Ma in questo caso servirebbe avere anche lo scontrino precedente al 17 settembre per dimostrare l'aumento dei prezzi. "La nostra azione è soprattutto contro furbi e malfattori, che si approfittano dell'aumento dell'Iva che secondo le stime dovrebbe portare solo allo 0,3-0,5% de prezzi nel corso dell'anno. Quando c'è invece una situazione eclatante si deve fare la denuncia, e il garante attraverso la Guardia di Finanza farà gli accertamenti". Ma cosa rischia un commerciante o un'azienda che aumenta in modo esagerato i prezzi? "C'è una legge che obbliga chi vende qualcosa a trasparenza, equità e correttezza. In caso contrario scattano controlli ed eventualmente sanzioni, oltre a controlli puntuali". In cosa consistono le sanzioni? "Sono multe in relazione all'importo in questione. Ma il nostro paese dovrebbe liberarsi da polemiche sterili e rimboccarsi le maniche come facciamo noi sul territorio. Non ci sono allo stato fenomeni speculativi così gravi, non abbiamo migliaia di segnalazioni, ma decine di segnalazioni. Abbiamo convocato un tavolo anti-speculazione che si riunirà mercoledì prossimo e che coinvolge commercianti, artigiani, cooperative, consumatori, sindacati, Confindustria e Istat. Lavoriamo tutti insieme per fermare i pochi che fanno i furbi". Non c'è dunque il rischio che si ripeta quello accaduto ai tempi dell'Euro, quando i prezzi raddoppiarono? "Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Ci saranno sacche di speculatori ma non credo che si ripeterà una situazione di questo tipo, i primi dati dimostrano che non è così". Ma come mai l'Adoc dice che mediamente in Italia i prezzi sono mediamente più alti del 2% rispetto all'Europa? "I dati ufficiali non dicono questo. Il nostro tasso d'inflazione, all'ultimo mese al 3,1%, è leggermente superiore alla media europea del 2,5%, ma le due voci in cui c'è una maggiore inflazione sono il comparto energetico e i prodotti alimentari freschi. Tolte queste due voci, siamo perfettamente in linea con l'Europa?". Come mai la benzina cresce quando il petrolio va alle stelle e non diminuisce mai quando magari il prezzo al barile si dimezza? "Stiamo indagando da anni. I petrolieri sono più virtuosi quando devono aumentare e meno virtuosi quando devono diminuire. Abbiamo fatto molti controlli sul territorio, per esempio sul prezzo esposto e quello effettivamente praticato. Il comportamento generale è coerente, solo il 10% faceva il furbo".

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