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Censimento, figuraccia Istat: troppi utenti e il sito va in tilt

Mezzo milione di cittadini si sono connessi per compilare le domande online. Ma il sistema non era pronto all'affollamento

Lidia Baratta
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Tutti pronti per il quindicesimo censimento. Tranne il sistema informatico dell'Istat. Più di mezzo milione di italiani domenica 9 ottobre, data di inizio delle compilazioni, si sono messi davanti al pc per rispondere alle domande online. Ma il sito è andato in tilt. Migliaia gli utenti che non hanno potuto accedere alla pagina Internet dedicata. E sul web il Censimento 2011 è stato già ribattezzato "CensiLento". Con un consiglio: "Date da mangiare ai criceti del server". Si fa prima, scrivono gli internauti, a compilare le 32 pagine di carta che non ad accedere al sito dell'Istat. Numero verde in tilt - Il flop, in realtà, era annunciato. Le prime avvisaglie erano arrivate insieme ai plichi nelle case dei cittadini. Molti hanno hanno provato a telefonare al numero verde 800 067 701 perché le domande erano troppo complesse, ma già nella scorsa settimana era difficile prendere la linea. E domenica, mentre il sistema informatico bloccava gli accessi con "servizio inagibile", "pagina scaduta" o "errore", anche il numero verde tramite un messaggio registrato avvisava che a causa del traffico troppo intenso era necessario chiamare più tardi. "Figuraccia" - Su Internet impazzano le proteste di chi ha cercato di adempiere al proprio dovere ma non ci è riuscito per il malfunzionamento del sito. Un sindacato dei ricercatori, l'Usi/Rdb, parla apertamente di "flop" e "figuraccia" e chiede le dimissioni del presidente dell'Istat Enrico Giovannini.  Ottantamila, invece, gli utenti fortunati che sono riusciti a compilare le domande. La risposta dell'Istat - L'Istat si scusa e fa sapere che "già dalle prime ore del mattino sono stati registrati picchi di 500 mila collegamenti contemporanei al sito del censimento", e questo grande afflusso ha "creato di conseguenza rallentamenti e difficoltà di accesso". Telecom, per conto di Istat, "sta già al lavoro per aumentare la potenza del sistema installato". Nel frattempo, chi si è connesso ma non riesce a compilare il questionario per motivi tecnici vedrà comparire un avviso, con il quale si ringrazia per la tempestività ma si invita a connettersi più tardi o nei prossimi giorni, visto che c'è tempo fino alla fine dell'anno per adempiere al dovere di rispondere alle domande. Scadenze - Le famiglie che risiedono nei comuni con meno di 20mila abitanti potranno restituire il questionario compilato entro il 31 dicembre 2011, quelle residenti in comuni con popolazione compresa fra 20mila e 150mila abitanti entro il 31 gennaio 2012, mentre quelle che abitano in comuni con più di 150mila abitanti hanno tempo fino al 29 febbraio 2012. Dal 21 novembre e fino al 29 febbraio 2012, entreranno in campo 60 mila rilevatori con l'incarico di raccogliere i questionari non ancora restituiti. Risposte obbligatorie - Compilare il questionario è obbligatorio. I cittadini devono rispondere "correttamente" alle domande del censimento. Chi non ottempera a questo obbligo (fissato da un decreto legislativo del 1989, n. 322) incorre in una sanzione amministrativa che può andare da un minimo di 206 euro ad un massimo di 2.065. Le multe vengono emesse solo se - dopo una procedura di accertamento - si rileva che il rifiuto a rispondere alle domande è netto e "consapevole". Stesso trattamento è previsto per chi volontariamente risponde in modo errato alle domande col rischio così di alterare i risultati della rilevazione.

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