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Gli studenti contro la Gelmini Ma colpiscono Moody's

Tensione durnte i cortei degli alunni scesi in piazza contro i tagli del ministro: lanciano uova, petardi e fumogeni

Lucia Esposito
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Da Padova a Palermo è cominciato l'autunno caldo degli studenti che oggi manifestano in tutt'Italia contro i tagli alla scuola del ministro Gelmini. Ma come sempre la protesta degenera: a Roma sono stati lanciati petardi, fumogeni e creati blocchi stadali. A Milano sono gli istituti bancari l'obiettivo dichiarato del corteo studentesco: un'intenzione che si è subito palesata con secchiate di vernice, uova e fumogeni scagliati contro la sede milanese di Unicredit in piazza Cordusio. "Save schools not banks", è lo striscione di testa e il grido di battaglia della manifestazione organizzata dal Coordinamento dei collettivi. Ed è stata colpita da uova marce anche la sede di Moody's. A poche settimane dall'avvio delle lezioni, insegnanti, tecnici e amministrativi incroceranno le braccia per l'intera giornata rispondendo all'appello dei sindacati di base (a proclamare la protesta sono Unicobas, Usi e Usb) che puntano l'indice contro "l'opera di smantellamento della scuola pubblica" perpetrata dal Governo. Prof e alunni uniti dalla convinzione che serve un cambiamento nelle politiche per il settore e che l'istruzione deve diventare una priorità nell'agenda politica. Davanti al ministero dell'Istruzione insegnanti e lavoratori della scuola manifesteranno insieme ai ragazzi che raggiungeranno il dicastero di viale Trastevere partendo dalla Piramide. Sotto le finestre della Gelmini interverranno dal palco insieme in una enorme assemblea di piazza. Con loro anche associazioni di genitori. Secondo l'Unione degli studenti il 40 % delle scuole è privo di certificato di idoneità statica, il 47% dei giovani è precario, il 29% dei giovani è disoccupato, il governo ha tagliato le risorse per le borse di studio del 94,75%. Inoltre "siamo in piazza per ribadire il nostro no ad una politica di continui tagli alla formazione, di riforme calate dall'alto. A tutto ciò fin dallo scorso anno abbiamo contrapposto non solo la forza dei nostri no, ma anche e soprattutto la forza delle nostre proposte".

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