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Milano butta un milione di euro E Pisapia fa la festa in piazza

Assessore e sindaco pagano l'azienda per non fare i box in piazzale Lavater. Oltre il danno la beffa: brindano con gli abitanti

Carlotta Addante
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Un braccio di ferro con il Comune cominciato quando Gabriele Albertini era primo cittadino di Milano. E ora che la vittoria l'hanno portata a casa, gli abitanti di piazzale Lavater scendono oggi in strada per festeggiare. In compagnia degli assessori Lucia Castellano e Pierfrancesco Maran e di alcuni consiglieri di zona 3. Grande atteso è anche il sindaco Giuliano Pisapia, che proprio dal piazzale alle spalle di Corso Buenos Aires scelse di far ripartire la sua campagna elettorale per il ballottaggio contro Letizia Moratti. «Se vincerò io - aveva detto l'allora candidato del centrosinistra - il parcheggio sotterraneo non si farà». E così è stato. A fine settembre la giunta ha deciso di strappare il contratto con la ditta Comer, che avrebbe dovuto realizzare il silos da 480 posti, metà per i residenti e metà con una tariffa da 2,50 euro all'ora. Con la società, legata anche alla costruzione sei silos di via Correggio Est e Ovest e di via Buonarroti, il Comune ha raggiunto un accordo extragiudiziale: una penale che costerà alle casse di palazzo Marino ben 1,2 milioni di euro. E nello stop al cantiere, è inclusa anche rinuncia a incassare la somma per i ritardi della società sui lavori di via Correggio. Una battaglia durata dieci anni, che alla fine è stata vinta dagli elettori del «Comitato in difesa di piazzale Lavater». E dopo la vittoria, è arrivato il tempo per i festeggiamenti. Alla faccia dei milioni di euro da pagare e dei soldi sborsati dai residenti che avevano già provveduto a comprare un box per le loro auto. In una zona dove la caccia alle strisce blu impegna ogni giorno migliaia di milanesi. Il comitato celebrerà l'evento con tanto di giochi, danze e intrattenimento per i bambini attorno ai famosi bagolari e platani secolari del piazzale, simbolo della storica protesta “no-parking”.   La serata si chiuderà alle 20.30 con una particolare messa in scena. Verrà letto e dato alle fiamme il documento che è all'origine di tutti gli striscioni e gli slogan ambientalisti del comitato: la dichiarazione di «pubblica utilità» del parcheggio di piazzale Lavater deliberata nel 2001 dalla giunta Albertini. di Lidia Baratta

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