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E' morto il guru Steve Jobs: addio al genio della Apple

Si è spento l'uomo che inventò la Mela: se ne va così come era arrivato, in sordina per rialzare le sorti di un'azienda e una nazione

Andrea Tempestini
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Se ne è andato così come era arrivato, in sordina per rialzare le sorti di una nazione. Steve Jobs è volato in cielo alle 19.30 di ieri (l'1.30 in Italia), portato via da una malattia che lo ha sfinito, stremato, ma non ucciso quando voleva lei. L'annuncio sul sito della Apple è quanto di più sobrio ci possa essere. Due date e una faccia che rimarrà impressa a lungo nell'immaginario collettivo di migliaia di appassionati e cultori tecnologici. La carriera e le invenzioni di un genio. Le reazioni degli Stati Uniti alla sua scomparsa E' alquanto inutile ribadire tutto quello che ha fatto nella sua vita. Ha creato un'azienda, la Apple, il 1 aprile del 1976 ma era tutt'altro che uno scherzo. A luglio ha realizzato il primo Apple I e nel 1984 la svolta con il primo personal computer per tutti, quel Macintosh che prendeva in prestito il 1984 di Orwell per sponsorizzarsi alla massa. Per 12 anni lascia la Apple per fondare NeXT e vederla quasi fallire dopo pochi anni. Lo rialzano l'altra sua azienda spin-off, la Pixar (con il successo di Toy Story nel 1994) e un accordo con la sua ex azienda Apple che sceglie il sistema operativo creato dalla NeXT come base per Mac OS X. Sa quel momento Steve Jobs rientrerà in Apple per non abbandonarla più. La renderà, anzi, la società più ricca e famosa del Pianeta, con un capitale ben maggiore di quello del governo degli Stati Uniti. Nelle ultime ore il mondo lo ricorda come un uomo che ha saputo realizzare i propri sogni da visionario. Concreto, attento alla massa e al marketing. Ha creato una linea realizzativa particolare, minimalista al massimo ma senza cadere nel discount tecnologico tipico degli anni del consumismo (una paio di semplici cuffie per iPhone costano ancora quanto un cellulare di fascia bassa). Una volta i media stranieri sottolinearono come Jobs poteva porre il marchio della Mela ovunque, anche su una bottiglia d'acqua, e venderla a 19,99 dollari. Magari non lo avrebbe mai fatto, ma forse ci saremmo cascati lo stesso, strabiliati da quello che una bottiglia d'acqua poteva fare. Se ne è andato giusto in tempo per vedere lanciata sul mercato la sua ultima creatura. Quell'iPhone 4S di cui molti si sono detti delusi, ma che scommettiamo venderà ancora di più dei modelli precedenti. Perché Steve Jobs non creava bottiglie d'acqua ma oggetti hi-tech di culto. E questo lo sapeva fare molto bene. La Apple ha aperto un indirizzo al quale tutti possono inviare ricordi sull'ex fondatore dell'azienda di Cupertino. All'indirizzo [email protected] c'è spazio per chiunque voglia ricordarlo. di Antonino Caffo

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