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Fox e i doppiatori ai ferri corti Simpson chiudono bottega?

Le sei voci non vogliono accettare il taglio del 45% del loro compenso: 8 milioni di dollari a stagione

Costanza Signorelli
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Non è per mancanza di ascolti nè tantomeno per carenza di idee che i mitici Simpson si preparano a chiuder bottega. Proprio così, dopo 23 anni di successi e una media 8,7 milioni di telespettatori a puntata la sitcom animata, creata da Matt Groening e diffusa dalla Fox dal 1989, potrebbe essere arrivata al capolinea. Quale allora il motivo? Ancora una volta il problema è il contenzioso tra la Fox e i doppiatori sul taglio dei conpensi che tradotto significa: a crear rogna sono i bigliettoni verdi. I sei doppiatori principali che danno voce agli abitanti di Springfield non hanno, infatti,  alcuna intenzione di accettare un taglio di circa il 45% agli stipendi delle voci di Homer & Co: si tratta di una quota decisamente superiore alla riduzione massima del 30% che i doppiatori erano disposti ad accettare. Si chiude il sipario? Non è detto. Come rivela il portale Daily Beast, al momento la negoziazione con la casa di produzione 20th Century Fox Television è in una fase di stallo. I malumori dei Simpson -La ventitreesima stagione dei Simpson è partita negli Usa a fine settembre. Da subito i primi malumori. Gli ascolti sono ancora buoni ma calati del 19% rispetto a cinque anni fa, quando lo show registrava ancora una media di 8,7 milioni di telespettatori a puntata. Inoltre, il braccio di ferro tra le voci e la Fox era già iniziato qualche anno fa. I dirigenti della rete televisiva hanno spesso minacciato di sostituire il cast di The Simpsons con attori dalla voce simile. Senza grandi risultati. Già nel 2004 i doppiatori entrarono in sciopero per una disputa sul rinnovo dei loro contratti. C'è da dire che finora, Dan Castellaneta (Homer e Krusty il Clown); Julie Kavner (Marge), Nancy Cartwright (Bart); Yeardley Smith (Lisa); Hank Azaria (Boe) e Harry Shearer (Mr. Burns e Ned Flanders) hanno mantenuto invariate le condizioni vantaggiose, guadagnando tutti circa 8 milioni di dollari annui per 22 settimane di lavoro. La Fox - "Riteniamo che questa serie brillante possa e debba continuare ma non potremo assicurare la produzione degli episodi futuri mantenendo lo stesso modello finanziario, ha indicato la Fox in un comunicato -. Ci auguriamo di poter trovare un accordo con le voci, che consenta la produzione di nuovi episodi per tanti anni ancora".

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