Imane Fadil e il bunga bunga: "Vedremo che ha mentito"
La marocchina di 26 anni vuole costituirsi parte civile nel processo del caso Ruby. "Poi vedremo chi dice la verità"
La vedi aggirarsi fra avvocati e giornalisti e pubblici ministeri e proprio no, l'impressione di una sprovveduta non la suscita - e in realtà non si vede perché dovrebbe. Anzi: Imane Fadil, 26enne marocchina bella e sfrontata, entra ed esce dall'aula, scambia battute con i giornalisti, confabula con i legali, in certi momenti se la ride apertamente - «...non parla nessuno? E allora parlo io...». S'è presentata ad agosto in Procura per raccontare il suo spicchio di bunga-bunga, è diventata una delle sette testimonianze-chiave dell'accusa - Ruby compresa. E ora vuole costituirsi parte civile, in questo processo in cui il trio Fede-Mora-Minetti è accusato di induzione e favoreggiamento della prostituzione. Imane si dice parte offesa, anche nel senso letterale del termine, poiché se l'è presa per come l'han dipinta: in sostanza una ciarlatana approfittatrice. «Vedremo chi è il bugiardo», così dice. Lei, che - sia pur mai sostenendo d'aver avuto alcun rapporto sessuale col premier - dice d'essere stata introdotta ad Arcore da Emilio Fede, conosciuto al ristorante insieme con Lele Mora - e già lavorava in tivù, da quell'apparizione del 2004 nella trasmissione Veline. Lei, che ha svelato l'esistenza della 20enne Katarina Knezevic, ex miss Montenegro e sedicente “fidanzata” del premier, di cui le avrebbe raccontato lo stesso Fede (lui nega) - e quest'ultima Katarina una novella protagonista di quest'incredibile vicenda, che ai giornali ora parla della «mia storia con Silvio» e «la nostra relazione non è un mistero, anche se finora abbiamo sempre evitato di farci fotografare insieme». Ed è sempre lei, Imane Fadil, che ha poi dichiarato d'aver visto, durante una serata ad Arcore, Nicole Minetti e Barbara Faggioli vestite rispettivamente da suora e da crocerossina, per il divertimento osé dello stesso Berlusconi. Minetti e Faggioli hanno poi negato risolutamente, «tutte bugie». Ultima di cinque figli - tre femmine e due maschi - Imane è arrivata in tribunale accompagnata dalla sorella che con lei vive a Milano e nel corso della mattinata sarebbe arrivato anche uno dei fratelli. Una famiglia emigrata in Italia più di vent'anni fa, ora i genitori abitano nel Torinese. E adesso è qui, pantalone attilatissimo e stivalata d'ordinanza, tutti i giornalisti a inseguirla, «sono venuta qui, in tribunale, per guardare in faccia chi mi dà della bugiarda». Così apparentemente diversa dalle altre due accusatrici, le ex miss Piemonte Chiara Danese e Ambra Battilana, visi da ragazzine e atteggiamento quasi timido, che se ne stanno in disparte. Ma tant'è, ognuno ha il suo modo d'essere: Imane allo show non si sottrae. È il suo momento. di Andrea Scaglia