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Rubano il telefonino alla Prof: foto hard sparse per la scuola

Un'insegnante tedesca ha mostrato inconsapevolmente a tutto l'istituto le sue grazie. Colpa di uno scherzo degli alunni

Costanza Signorelli
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Chi più, chi meno tutti siamo stati a scuola. E nella memoria di ciascuno di noi c'è almeno un ricordo di "quello scherzo" fatto alla professoressa di matematica bacchettona o al noioso maestro di italiano. Ma l'esperienza di una professoressa di Wernigerode, piccola cittadina tedesca del Bundesland Sachsen-Anhalt, sicuramente supera in azzardo il vostro vissuto. Perchè ora gli studenti hanno un alleato micidiale per architettare le loro beffe agli insegnanti: la tecnologia moderna. Così la povera professoressa, rea dell'imperdonabile leggerezza di aver lasciato incustodito in classe il suo smatphone, ha inconsapevolemnte regalato a tutta la scuola, bidelli compresi, una serie di foto a luci rosse. Nuda nella scuola - I ragazzi infatti si sono impossessati, in un momento di assenza della prof, del suo cellulare e, spulciando tra gli archivi fotografici, hanno trovato degli scatti vermanete bollenti: la donna nuda o in lingerie ritratta in pose erotiche. La reazione dei ragazzi? E' partita una rete capillare di diffusione delle foto in tutto l'istituto scolastico. Risultato: non c'era persona nella scuola che non avesse visto ogni minimo particolare dell'intimità della professoressa. La povera donna di 56 anni si è accorta troppo tardi del misfatto e ha deciso di querelare i genitori degli studenti, tutti minorenni di età compresa tra i 12 e i 16 anni. Oltre il danno, la beffa - Ma la donna non rivecerà alcun risarcimento: la  procura, infatti, ha sospeso il procedimento perché i responsabili erano tutti troppo giovani ed era difficile individuare un vero colpevole. Non solo, le mamme dei ragazzi che avevano violato la privacy dell'insegnante hanno impiegato poco tempo ad organizzare un "rivolta" ed avevano già mobilitato una piccola campagna stampa contro la richiesta, per loro assurda. Interrogata da alcuni giornali l'insegnante si è negata alle domande della stampa, ed ora sono già partite le pratiche del dicastero regionale dell'istruzione per un suo trasferimento in altro istituto, dove gli alunni non hanno visto le sue foto sexy.

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