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Anna, da sexy spia a sexy prof Putin la nomina e viene fischiato

Dopo la sfortunata carriera nello spionaggio, la Chapman sfrutta le raccomandazioni di Vladimir e sfonda in tutti i settori

Andrea Tempestini
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Nella Russia di Vladimir Putin, Anna Chapman, dopo la fallimentare carriera di spia sexy, sta sfondando in ogni settore, grazie alle simpatie e alle raccomandazioni del primo ministro. Come fotomodella (soprattutto di servizi osè), conduttrice tv, ospite televisiva, attrice cinematografica, e naturalmente dirigente politica nel movimento giovanile di Putin. Nel suo curriculum le mancava solo un'esperienza da insegnante. Così ha tentato il suo esordio dietro una cattedra dell'Università di San Pietroburgo, davanti a un folto pubblico di studenti. Di sicuro ha pensato che fossero lì per acclamarla. Il tema del suo intervento era «Come diventare leader nel mondo moderno». Ha sostenuto la tesi che quello che conta in un Paese non è tanto l'economia quanto l'ideologia e lo spirito, citando l'esempio del Vaticano. Ma anche degli Usa, la cui ideologia si chiama «democrazia». Una ideologia, ha aggiunto, che anche la Russia cerca di condividere senza però diventare leader spirituale mondiale. Ma dopo solo dieci minuti dall'inizio del suo noioso intervento si è scatenata la contestazione da parte degli studenti. Hanno urlato «Via gli spioni da qui», «Cremlino e porno, vattene altrove», «Noi non abbiamo niente da imparare da te». L'ex spia ha così dovuto tagliare corto con la sua «lezione» ma non ha potuto non rispondere alle domande incalzanti degli studenti, che le hanno chiesto, ad esempio, una spiegazione sulle sue foto hard e sui suoi trascorsi non proprio edificanti. «Non mi pento di nulla e non voglio discolparmi davanti a voi», ha replicato. È poi scivolata goffamente su una domanda che uno dei ragazzi le ha rivolto, chiedendole chi fosse l'autore del romanzo “Giovane Guardia” (Aleksandr Fadeev, ndr), da cui ha preso nome il movimento giovanile putiniano di cui Anna è uno dei dirigenti. Non ha saputo rispondere e così ha preferito in grande fretta abbandonare l'aula. Non avrà di certo problemi a sopravvivere lontano dalle università, non le mancano infatti le offerte di lavoro, anche se finisce sempre per fare qualche gaffe. Come quando ha esordito, dopo la sua espulsione per spionaggio dagli Usa, in veste di fotomodella: ha perso lungo la passerella la sua pistola, una Fort-12t di marca ucraina. Non si è solo dedicata alla moda e allo spettacolo, con addirittura un suo programma tv, ma ha pure registrato il suo nome come marchio. Ora l'ex spia potrà commercializzare sino al 2020 di tutto, dagli articoli cosmetici ai vestiti, dalla vodka agli orologi. di Alessandro Carlini

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