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Videorfano Povero Santoro senza mamma Rai Ora è a caccia di soldi per la sua trasmissione

Il giornalista chiede agli inserzionisti di aiutarlo in nome della democrazia. Ma una cosa è fare Santoro, un'altra Berlusconi

Lidia Baratta
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Una cosa è fare il fomentatore di folle antiberlusconiano in crociata perenne contro il direttore generale della Rai. Un'altra è fare Berlusconi. E avere l'abilità di un imprenditore televisivo per far quadrare i conti di un programma in 25 puntate come il nuovo Comizi d'amore. Se n'è accorto Michelone Santoro che, come riporta il quotidiano Italia Oggi, a meno di un mese dal debutto avrebbe qualche problema di contanti. In parole povere: manca la pubblicità. Quando i soldi li trovava la Rai - Nella "cattiva" mamma Rai, il giornalista - più affezionato al suo "microfono" che a sua moglie - ha chiuso l'ultima stagione di Annozero con una media del 20,7% di share e 5,8 milioni di telespettatori. Il programma, complessivamente, è costato all'azienda 7  milioni di euro, contribuendo a una raccolta pubblicitaria attorno ai 12-13 milioni di euro, con un saldo netto a favore di viale Mazzini di 5-6 milioni di euro.  Quando poi, nonostante i suoi 60 anni, ha voluto sperimentre l'intermedialità (come d'altronde fece già Gianfranco Funari dal 1995), ha potuto contare sui soldi di Sky e della algoriana Current Tv, grazie ai quali ha organizzato il suo evento Raiperunanotte, finanziato - tra l'altro - anche con una sottoscrizione pubblica di 125 mila euro. Per l'altro evento, Tutti in piedi del 17 giugno 2011, Michelone ha goduto poi anche della  copertura dei costi da parte della amica Fiom di Maurizio Landini. Anche Sky si defila - Ma ora, con l'operazione Comizi d'amore, le cose si complicano. Non ci sono più le strutture della Sipra o di Publitalia a raccogliere gli inserzionisti, nè i finanziamenti degli amici sindacalisti. Nè tanto meno i cugini americani di Current, che per il momento hanno chiuso i battenti in Italia. Anche Sky si è defilata e più volte ha tenuto a precisare che le voci sull'arrivo del conduttore nel suo bouquet satellitare fossero del tutto infondate. Certo è curioso che lo stesso Santoro continui a invocare il satellite. Ma al momento non sembrano esserci canali coinvolti nella distribuzione del programma. A parte le tv regionali Telelombardia e Telenorba, che manderanno in onda la trasmissione Comizi d'amore a fine ottobre. "E' tutto per aria" - Gli uomini più vicini alle trattative tra Rupert Murdoch e Publishare, la concessionaria che dovrebbe occuparsi della raccolta pubblicitaria per Comizi d'amore, sostengono che al momento il progetto di Santoro "è tutto per aria nonostante manchi poco più di un mese alla messa in onda". Il giornalista, con le sue manie di grandezza, starebbe cercando di ampliare il bacino di audience tra web e tv. Ma in questo ultimo tentativo disperato di tenere saldo il suo "microfono", Santoro "cerca di mettere insieme capre e cavoli, creando qualche conflitto". Non è detto, scrive Italia Oggi, che "più concessionarie o più editori siano disposti a dividere il letto con Santoro". L'agitatore di folle chiede a Publishare e Sky di lavorare insieme in nome della democrazia. Ma una cosa sono gli slogan, un'altra sono i soldi. Ed è proprio nella raccolta dei soldi, 250 mila euro per 25 puntate, che Michelone si sta incartando un po'. Lui guarda ai contenuti, gli inserzionisti al denaro. Ma se vorrà mandare in onda il suo programma, prima o poi dovrà entrare nelle vesti di Berlusconi. Magari attingendo direttamente al suo portafoglio, visti i due milioni di euro di liquidazione appena ricevuti dalla Rai. 

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