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Diritti agli omosessuali, perché sì "Avremo anche noi figli felici"

Il dibattito. Hassan: è da isterici pensare che l'apertura ai gay possa creare il caos sociale. Crediamo nella famiglia e i nostri matrimoni saranno solidi

Andrea Tempestini
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Gentile Direttore, la ringrazio dell'opportunità che mi ha offerto potendo dire il mio pensiero su «Libero», e per aver suscitato un dibattito che comunque ritengo utile, specialmente se fatto in uno scenario differente: quello del centrodestra. Tengo a fare qualche precisazione alla valanga di mail che ho ricevuto anche sulla mia posta privata: 1) L'istituzione della famiglia è in crisi, il matrimonio civile, e ancor di piu, quello religioso, sono in caduta libera, ma chissà perché c'è chi si erge a sua difesa parlando della sua integrità al posto di aprirlo a chi veramente lo desidera. 2) la questione annosa dei figli adottati o in vitro da parte delle coppie gay, è una storia già esaminata da anni e che ha dimostrato in una serie di studi che  questi bambini vivono un equilibrio affettivo assolutamente simile e a volte superiore alle altre famiglie. Il fatto che in tante democrazie occidentali l'adozione è già permessa, ne è la scontata conferma. 3)Le critiche che molti fanno sui culi, le piume di struzzo, e i travestiti che si vedono nei Gay Pride, mi trova assolutamente d'accordo, perch certo non aiutano alla comprensione da parte del grande pubblico dei diritti delle famiglie gay. Però ogni gay, proprio perché diverso, non potrà mai escludere altri diversi in una manifestazione che vorrebbe essere un momento di accettazione per tutti. È il prezzo della libertà. 4) Da dire poi che stampa e tv ci mettono il loro carico sbattendo solo quelli in prima pagina, (per vendere due copie di più) e scordandosi la vera gente che affolla i Gay Pride: quella più anonima, numerosa e tranquilla che però non fa notizia 5) La cosa che mi stupisce di più, è percepire in quasi tutte le mail una paura generalizzata, un terrore di disordine morale, come se il riconoscere dei semplici diritti civili, possa essere l'inizio di un'era di anarchia di valori con “sodomiti” che si rincorrono per le strade. Paure isteriche! 6)La persona civile, l'eterosessuale tranquillo con se stesso non ha paura degli “omosex” come voi orrendamente li definite, perché un vero eterosessuale accetta liberamente i diritti dei gay, in quanto è tranquillo, e sa che la sua sessualità non è in discussione. Invece chi è omofobo, chi s'indigna, sbraita e urla, è colui che inconsciamente è ancora irrisolto con se stesso, e cerca di allontanare da se ciò che non conosce, lo spaventa e forse in parte l'attira. Si urla per dirlo anche a se stessi, per confermare a se stessi di essere normali e dalla parte del “giusto”.  Molti politicanti particolarmente attivi come omofobi e antigay, negli Usa (e non solo!) sono stati poi essere scoperti come omosessuali repressi che vivevano in clandestinità il loro stato. 7)Infine, ma no meno importante, vorrei precisare che non mi sono mai dichiarato  “gay di destra” come erroneamente virgolettato da Claudio Brigliadori, ma mi definisco un liberal e laico.  Ho speso e sprecato 25 anni di attività politica a sinistra, ma da essa me ne sono da un bel po' staccato, per il fallimento di un'ideologia, per la mancanza di un programma, per la pochezza dei suoi uomini. Con rispetto e cordialità. di Wichy Hassan

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