Il satellite fa marcia indietro L'apocalisse è rinviata
Minaccia spaziale rientra nell'atmosfera. Le grida catastrofiche si spengono. Come satellite, molto meglio la luna
Il satellite Uars non fa più paura. La minaccia rientra e l'oggetto spaziale, dopo aver deviato la sua traiettoria, dall'Italia fino al Canada, ora fa un comodo rientro in atmosfera. uars diventa, a buona ragione, acronimo di Un Altro Rischio Scongiurato. Il satellite aveva tenuto molte persone col fiato sospeso e col naso (o forse la Nasa) all'in su. Tutti pronti a temere scenari apocalittici, piogge di detriti, castighi danteschi pieni di fiamme e lapilli. C'era anche perplessità sui tempi della minaccia. E se il satellite ci cogliesse di sorpresa?, si diceva. E se i suoi frammenti cadessero più veloci della luce, pardon dei neutrini? Il satellite, una balla spaziale - E. invece, tutto si è risolto con una bufala lattea. Una balla spaziale. Il satellite, che gravitava sulla Terra in attesa di piombarle addosso, copia sbiadita della luna, unico satellite fedele che si ostina con costanza a girarle attorno, fa il suo mesto rientro nelle atmosfere galattiche. Forse si disintegrerà, forse andrà a minaccaire altri mondi lontani. Forse, invece, scomparirà per sempre, dileguandosi nel nulla infinito.