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Caro Giuliano, nella tua Milano si muore per gli scippi

Dopo la morte di Nicoletta Teti. Impennata di rapine agli anziani negli ultimi mesi. Appello di De Corato: "Nelle periferie servono i militari"

Andrea Tempestini
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Nicoletta Teti, 81 anni, è solo l'ultima della lista. La sua morte a seguito di uno scippo avvenuto due giorni fa, alza l'asticella dell'emergenza criminalità e aumenta il numero delle vittime dei reati cosiddetti “predatori”. Nicoletta, originaria di Termoli, ma ormai milanese d'adozione, è stata trovata priva di sensi in via Villa Mirabello, zona nord della città. Nessuno ha assistito allo scippo ma i pochi testimoni ascoltati dicono di ricordare che la donna avesse con se una borsetta, misteriosamente sparita al momento dei soccorsi. Di sicuro c'è il nuovo allarme sicurezza. Nell'ultimo mese il numero degli scippi e delle aggressioni a donne anziane è aumentato sensibilmente. L'8 settembre uno dei casi più gravi: in piazzale Ovidio due giovani a bordo di uno scooter trascinano una signora di 83 anni per alcuni metri, lasciandola in coma per emorragia celebrale. Lo stesso giorno, in via Feltre, un criminale non identificato strappa la collanina a una donna di 74 anni che, per l'aggressione, cade a terra. Due giorni dopo, l'11 settembre, è il turno di un'anziana di 81 anni, spinta all'interno del  portone di casa in via Vitruvio da un extracomunitario di 25 anni che voleva prenderle la collana d'oro. Finirà all'ospedale Fatebenefratelli in codice giallo. Stesso giorno, stesso reato in via delle Azalee, solo che stavolta la vittima di 75 anni torna a casa solo molto spaventata.   Un piccolo riepilogo di quanto accade nella Milano smilitarizzata di Pisapia, primo responsabile di questa escalation secondo l'ex assessore alla Sicurezza, Riccardo De Corato. «La recrudescenza di aggressioni e scippi è dovuta anche al fatto che le periferie milanesi sono state sguarnite delle 34 pattuglie di polizia e militari che presidiavano. Averle tolte, come ha fatto la giunta di centro-sinistra sotto dettatura dei consiglieri di sinistra radicale Mazzali e Gibillini, si dimostra un madornale errore. Vorremmo sapere dal Sindaco», continua De Corato, «se alla luce di questo grave fatto mortale non ritenga di ripristinare le pattuglie di militari nelle zone più a rischio». La risposta di Pisapia non si è fatta attendere e, dopo aver espresso «dolore e sgomento per la morte della signora Nicoletta Teti», si è profuso in un elenco di numeri e percentuali riguardanti la lotta alla criminalità. «Le pattuglie della Polizia locale che girano per le attività di monitoraggio e controllo nelle vie sono 123 durante il primo turno, 105 per il secondo, 21+ 21 per attività speciali durante il terzo e 12 pattuglie notturne». Inoltre da novembre «partirà il progetto dei vigili di quartiere con almeno 350 agenti, destinati poi ad aumentare, in 88 quartieri cittadini». D'accordo su tutta la linea Marco Granelli, assessore alla Sicurezza della giunta Pisapia, che a Liberodice di «non poter dire se c'è stato un aumento degli scippi». «Ho chiesto dati alla Prefettura. Di certo questi reati pesano sull'insicurezza reale e su quella percepita. Le strade di Milano sono tante e non si può pensare a una copertura totale. Però abbiamo aumentato i mezzi della Polizia locale, passando da 302 auto a 332, e le moto da 155 a 183». Resta il nodo dei militari mandati a casa. «I militari non servono perché non possono intervenire. De Corato dovrebbe sapere che la responsabilità della rimozione è dei ministri non è nostra». di Salvatore Garzillo

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