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Assange, da spione a spiato Ecco l'autobiografia rubata

Dopo un lungo braccio di ferro con la casa editrice, esce l'autobiografia. "Sono un maiale sciovinista ma non uno stupratore"

Carlotta Addante
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Dopo anni passati a spiare la vita degli altri dal buco della serratura, ora la fortuna (o sfortuna) comincia a girare. Con il titolo  "Julian Assange, l' autobiografia non autorizzata", esce in libreria il primo volume sulla vita dell'hacker più famoso del mondo, nonostante le proteste. Il brutto scherzo gli è stato giocato dalla casa editrice britannica Canongate. A dicembre, Assange aveva accettato di raccontarsi ad un ghostwriter (in più di 50 ore di intervista) per poi recidere il contratto perchè aveva capito che il libro sarebbe stato incentrato troppo sulle sue vicende personali e avrebbe definito la prima bozza del volume "una forma di prostituzione". L'anticipo - Ma la casa editrice è andata avanti lo stesso; quest'ultima, infatti, aveva versato al fondatore di Wikileaks 400.000 sterline di anticipo, senza più vederele indietro per via delle onerose spese legali che Assange ha dovuto affrontare per difendersi dalle accuse di molestie sessuali in Svezia. Così, dopo aver cercato inutilmente di trattare, ha deciso di recupararli con la pubblicazione del materiale a disposizione.  Da qui l'ossimoro: autobiografia non autorizzata. Nel libro - Tra le parti più interessanti del libro, la difesa di Assange contro l'accusa di stupro: "Non ho violentato quelle donne e non riesco a immaginare niente di quello che abbiamo fatto insieme che possa far pensare una cosa simile, a parte la malizia, un piano per fregarmi o un terribile equivoco tra di loro. Potrò anche essere un maiale sciovinista ma non sono uno stupratore e solo una visione distorta del sesso può tentare di farmici passare. Entrambe hanno fatto sesso con me consensualmente e ed entrambe, in seguito, sono state felici di uscire con me". Assange rimane convinto che le accuse contro di lui facciano parte di un piano eversivo per incastrarlo: "Sono arrivato in Svezia l'11 agosto dello scorso anno. Appena arrivato, ho ricevuto alcune notizie da uno dei nostri contatti in un'agenzia di intelligence occidentale. Il governo degli Stati Uniti aveva riconosciuto, privatamente, che sarei stato difficile da perseguire ma che stavano già pensando di ricorrere a mezzi illegali". Il libro, di cui l'Independent aveva pubblicato alcune anticipazioni, ha organizzato una vasta azione di sicurezza per evitare che la distribuzione del libro venga intralciata. Intanto Assange, anche se starà rosicando, potrà comunque beneficiare dlle royalties delle vendite in tutto il mondo.

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