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"Capisco chi lascia la Chiesa". Ratzinger fa mea culpa

Il Papa: "Dobbiamo comprendere il ruolo che ha avuto negli abbandoni lo scandalo degli abusi commessi dai sacerdoti"

Andrea Tempestini
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E' necessario "capire perché molte persone, di recente, abbiano lasciato la Chiesa e il ruolo che in questo fenomeno ha avuto lo scandalo degli abusi sessuali commessi da sacerdoti. Del resto, io capisco che alcune persone si siano scandalizzate per i crimini rivelati negli ultimi tempi. Posso capire che, di fronte a crimini come gli abusi su minori commessi da sacerdoti, se le vittime sono persone care, vicine,  si possa dire: questa non è la mia Chiesa": lo dichiara papa Benedetto XVI in volo verso la Germania, per la visita di quattro giorni cominciata proprio oggi, giovedì 22 settembre. Parole forti, chiare, che dimostrano, una volta di più, l'impegno che il Pontefice, in prima persona, per fare chiarezza sullo scandalo dei preti pedofili che costituisce una delle prove più dure che la Chiesa cattolica abbia dovuto affrontare negli ultimi anni. La riflessione di papa Ratzinger comporta anche una domanda fondamentale, che proprio questa situazione porta allo scoperto: "In questo contesto mi sembra importante  domandarsi perché sono nella Chiesa: ne faccio parte come se fosse un'associazione sportiva, o culturale, dove coltivo i miei interessi e se non trovo più risposte esco, o essere parte della Chiesa è una cosa più profonda? Io direi che sarebbe più importante - spiega Benedetto XVI - ammettere  che essere Chiesa non è essere in qualche associazione, ma nella rete del Signore, nella quale tira pesci buoni e cattivi dalle acque della morte alla terra della vita. Può darsi che in questa rete mi trovi proprio accanto a pesci cattivi, ma è anche vero che non sono nella Chiesa per questi o per questi altri, ma sono nella Chiesa per Dio". A testimonianza  del clima difficile che lo scandalo - che è scoppiato in tutta Europa, ma prima ancora ha coinvolto massicciamente gli Stati Uniti -  ha contribuito a diffondere basta ricordare l'azione eclatante portata avanti  qualche giorno fa da un'associazione americana di vittime dei preti pedofili, che ha denunciato il Papa e tre alti esponenti del Vaticano alla Corte penale internazionale dell'Aja, con l'accusa di aver coperto crimini contro l'umanità.  Sotto accusa, oltre il Pontefice, il segretario di Stato  cardinale Tarcisio Bertone, il suo predecessore Angelo Sodano. di Caterina Maniaci

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