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La Russa: "Altri soldi in Libia" Ma non avevamo già vinto?

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La Nato chiede altri 3 mesi di missione. Ministro: "Usiamo i risparmi del ministero". Intanto il Raìs: "Non rallegrativi, ci sono ancora"

Lidia Baratta
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La voce di Muammar Gheddafi torna a farsi sentire. "È difficile rovesciare questo regime perché rappresenta milioni di libici" e "il solo potere legittimo è quello che deriva dal popolo e dai comitati popolari". L'ex rais non si dà per vinto, nonostante sia ormai braccato dalle forze internazionali. E diffonde un nuovo messaggio audio attraverso l'emittente siriana Arrai, sottolineando di non esercitare più il potere "dal 1977, quando è stato rimesso nelle mani del popolo".  Intanto il ministro della Difesa La Russa in visita a Catania, prima di recarsi alla base militare di Sigonella, annuncia che l'impegno in Libia non è finito: "La Nato ha chiesto che la missione in Libia duri per altri tre mesi, l'Italia non ha ancora deciso, daremo la disponibilità delle basi, ma l'idea è di partecipare coprendo parte delle spese con i risparmi messi in moto dal ministero". "Farsa" - Una "farsa", secondo il colonello, gli avvenimenti in corso in Libia. Gheddafi ha chiesto ai libici di "non credere" a un cambiamento di regime. "Ciò che sta accadendo in Libia è una farsa che regge soltanto grazie ai bombardamenti aerei che non dureranno in eterno", ha aggiunto il rais. "Non rallegratevi e non credete che il regime sia stato rovesciato e ne sia stato imposto un altro con l'aiuto dei raid aerei e marittimi", ha precisato. Obama - Le parole di Gheddafi hanno fatto eco dall'altra parte dell'Atlantico. E anche il presidente americano Barack Obama è intervenuto sulla questione Libia. L'annuncio è quello del ritorno dell'ambasciatore americano a Tripoli. Ma Obama ha anche spiegato che la missione Nato "andrà avanti finché la popolazione corre pericoli". E proprio per questo ha chiesto a Gheddafi di arrendersi. Perché "nel Paese si apre una nuova fase", a cominciare dalle "elezioni libere".

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