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Milanese, la Lega pensa allo sgambetto

L'opposizione contatta i lumbard e vuole il voto segreto. Gli uomini vicini a Maroni sognano il bliz per affossare Berlusconi

Costanza Signorelli
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Niente vertice ad Arcore. Umberto Bossi ha preferito trascorrere la serata del suo 70esimo compleanno a casa, con la famiglia. Col premier - raccontano fonti azzurre - c'è stata solo una telefonata di cortesia. Il rapporto tra alleati resta freddino. Più per l'articolo di Panorama, che ha offerto un ritratto poco gradito della moglie di Bossi Manuela Marrone, che per motivi politici. D'altronde pure a Venezia il Senatur - al di là delle solite parole d'ordine sulla secessione - non ha sparato bordate contro il premier, a cui secondo alcune indiscrezioni ha chiesto la testa del direttore del settimanale Giorgio Mulè. A dire il vero c'è solo calma apparente. Roberto Maroni resta molto defilato ma lui e i suoi fedelissimi non hanno smesso di tessere la tela. Contatti col Pd per una nuova legge elettorale. Abboccamenti con gli alleati per aiutare gli enti locali feriti dai tagli. Ma, soprattutto, ammiccamenti con l'opposizione in vista del voto su Marco Milanese, previsto giovedì. Ieri il centrosinistra ha invocato lo scrutinio segreto per decidere sull'arresto dell'ex braccio destro di Giulio Tremonti. Oggi i deputati lumbard hanno programmato la riunione di gruppo. Con la garanzia dell'anonimato alcuni uomini vicini al titolare dell'Interno potrebbero scegliere per le manette. Esattamente come successo recentemente per l'azzurro Alfonso Papa. E nonostante il Senatur abbia rivelato che «non mi piace arrestare la gente». Con Milanese in galera, ragionano alcuni padani, potrebbero aprirsi scenari imprevedibili. Tra cui un passo indietro del Cavaliere. Di sicuro, col voto segreto potrebbe prodursi una spaccatura profonda nella pattuglia di deputati lumbard. Da una parte chi agita le manette, dall'altra i filo-berlusconiani e i garantisti. Ma ci sarebbero ricadute anche nel resto della maggioranza, perché più di un parlamentare azzurro è tentato dallo scegliere per l'arresto. In questo quadro, è anche vero che nulla sarebbe scontato e il futuro pieno d'incognite. Sembrava dovesse venire giù tutto dopo il ko alle amministrative di Milano: non è successo nulla. Arrivarono i referendum. Altra mazzata per il Cavaliere, zero rivoluzioni. Ora si fa un gran parlare dell'ennesimo trabocchetto, giurando che Berlusconi rischia davvero di lasciarci la pelle. È lecito avere qualche dubbio. Nell'attesa, ufficialmente la Lega resta concentrata su altro. Archiviato il raduno di Venezia (dove tutta la stampa italiana ha sfornato articoli e commenti pesantissimi contro i lumbard) gli uomini del Carroccio hanno altro a cui pensare. Il compleanno di Bossi. Oggi, la Padania apre con “Tanti auguri segretario”, mentre Telepadania gli ha dedicato un video, “Auguri Capo”, con le voci dei militanti presenti in laguna. Calderoli ha fatto sapere di non aver deciso se regalare al Senatur una stampa antica o un libro. Rivelando che da trent'anni Bossi non festeggia volentieri la ricorrenza.Proprio Calderoli, ieri a Monza, ha incontrato l'associazione dei piccoli comuni. «Berlusconi? Non solo può mangiare il panettone, per me può mangiare anche la colomba» ha tuonato allontanando l'ipotesi della fine anticipata della legislatura. Bossi, venerdì sul Monviso, aveva detto che il 2013 «è un po' lontano». di Matteo Pandini

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