Il calcio si tuffa nei social media in principio fu l'Ebbsfleet Utd
Oggi le piattaforme web sono tutto. Juventus, Milan e Barcellona sono le squadre più attive. L'obiettivo? E' quello di creare un 'sistema squadra'
Oggi i social media rappresentano tutto. Sono diventati quello che un tempo era la televisione: un contenitore di tante notizie, un flusso continuo generalizzato. Non sembrerà strano quindi che anche lo sport, e il calcio in primis, si sia lasciato affascinare dallo sterminato mondo di internet e dei social network. Non parliamo di e-commerce, merchandising, fun club online, ma di una vera e propria piattaforma alternativa dopo poter creare tutto quello che è il “sistema-squadra”. L'ultima, in ordine temporale, ad aver puntato molto sui meccanismi del web sociale è la Juventus. Subito dopo l'inaugurazione del nuovo stadio di proprietà (unico in Italia), la società ha avviato un serie di azioni tese a porre al centro del mondo bianconero i tifosi. L'ultimo tassello è il Social Wall, ovvero un modo per aiutare i tifosi a condividere su internet la propria passione. L'applicazione è stata lanciata per il Web Store di Chrome, la cui versione italiana è online da qualche giorno. La web classifica - Ma la Vecchia Signora non è la sola squadra italiana a sfruttare il web per coinvolgere il pubblico anche durante la settimana. Attraverso un recente studio, l'agenzia Lewis Pr ha presentato i risultati di una ricerca volta a evidenziare quanto le squadre di Serie A utilizzino i Social Media e Internet per informare e attivare quotidianamente i propri sostenitori. Per svolgere la ricerca sono stati esaminati vari indici: dalla qualità dei siti ufficiali delle società calcistiche alla presenza sui principali Social Network, tra cui Facebook e Twitter e le sezioni, Web TV/radio, forum. Alla fine le prime posizioni sono spettate alle squadre con maggiori fan sulla pagina Facebook e follower sul profilo Twitter. I riferimenti sono alla stagione passata, tenendo in considerazione come i club hanno mantenuto i rapporti online con il proprio pubblico. Le prime tre piazze di questa speciale classifica spettano alle più titolate. Milan, Juventus e Inter, seguite dalla sempre meno sorpresa Napoli, dal Genoa e dal Chievo. Soprattutto queste due ultime posizioni lasciano ben capire come il fatto di essere una squadra internazionale (Roma, Lazio) non sia un biglietto gratuito per la popolarità sul web; piuttosto bisogna lavorarci e duramente. Il resto d'Europa - Nonostante dallo studio della Lewis Pr sia emersa una crescente attenzione delle società sportive di Serie A nei confronti del web 2.0, si nota ancora un gap tra le rivali europee. Anche se è scontato come club di fama mondiale sia ben presenti sul web sociale, il dato è che anche club non di vertice, abbiano da un bel po' scelto la via internet per mantenere il contatto con i tifosi. Oltre al Barcellona e al Manchester United, i due club più amati del web a livello mondiale, si attestano nelle prime posizioni squadre come il Lione e il Wolfsburg, notoriamente non ai livelli delle big internazionali. Già a maggio i dati monitorati dagli istituti Format e Sporteconomy, avevano evidenziato come i principali team della Premier League, Bundesliga e Liga Spagnola, fossero i più attivi sui Social Media, proponendo delle vere e proprie campagne virali sul web. Il dato che salta all'occhio è riguardo all'utilizzo di Twitter per comunicare in tempo reale con gli utenti: lo utilizza l'88% della Bundesliga rispetto al 25% della Serie A, nonostante attualmente il trend sia in crescita anche nel nostro paese. La curiosità – Non tutti sanno che l'idea di utilizzare la rete, da parte dei club calcistici, è venuta ai dirigenti dell'Ebbsfleet United attraverso il progetto MyFootballClub. Il club è stato “acquistato” nel 2008 da 53 mila utenti della Rete, che sono diventati soci del club versando 35 sterline a testa. Il team è il primo vero esempio di squadra gestita da una community internet, che prende parte alle decisioni gestionali, finanziarie e inerenti acquisti e cessioni. Si può anche proporre al talent manager di visionare un candidato per la rosa. L'unica figura a non essere sostituita è quella dell'allenatore che ha, fortunatamente, ancora l'ultima parola sulla formazione da mettere in campo. Nonostante un progetto innovativo e dopo la vittoria della FA Trophy, l'Ebbsfleet United vaga tra le ultime posizioni della Blue Square Premier, quinta divisione inglese. di Antonino Caffo