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La cripta-Mussolini è al sicuro: col Duce i rossi si fan ricchi

Sensibilità di sinistra. Due artisti campani hanno tappezzato Napoli per sensibilizzare sulla chiusura della cripta di Predappio

Andrea Tempestini
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Come al solito Benito Mussolini riesce a mettere in difficoltà la sinistra anche dalla sua tomba. In questo caso proprio a causa di tale tomba. A Napoli due artisti hanno messo su un gigante manifesto pubblicitario per la loro mostra curata da Vittorio Sgarbi e promossa dalla Biennale di Venezia che raffigura un busto di Mussolini e la scritta “Nessuna Luce Mio Duce”. Fra le opere esposte alla mostra, a Casoria, spicca un'installazione che riproduce la cripta Mussolini a Predappio intitolata “Chiudiamola”. Come sono originali i creativi di sinistra! Sì, il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, era un illustre giudice fino a poco tempo fa, ma non vuol dir niente ovviamente perché ha subito dato l'ordine ai suoi uomini di censurare il manifesto oscurandolo con scotch bianco. Ma Gigi sei analfabeta o scemo? Quel manifesto non osanna il Duce, lo critica! Appunto. Lo scopo degli artisti responsabili - Walter Picardi e Sebastiano Deva - è proprio quello di chiudere la cripta mussoliniana per mettere fine al pellegrinaggio dei nostalgici. Sono andati a Predappio alcuni mesi fa e i due compagni sono rimasti sconvolti. Come sono sensibili i creativi di sinistra! A proposito, si sono mobilitati anche su Facebook, il social network dei fannulloni di tutto il mondo, per lanciare il loro messaggio: chiudiamo il luogo in cui è conservata la salma di Mussolini.  C'è un piccolo problema però. Il Comune di Predappio è guidato dalla sinistra e lo è dalla fine della Seconda guerra mondiale. Beh, dov'è il problema? Dovrebbe essere facile chiudere la cripta, no? No, cari compagni non lo è affatto. Quella cripta non si tocca perchè i cittadini di Predappio, da bravi antifascisti, fanno un mucchio di quattrini col fascismo. Per capire quanto denaro intasca la cittadinanza del paese natale del Duce grazie al “turismo fascista” basta guardare i dati relativi al flusso di visitatori: 150mila l'anno circa, ossia più di 400 al giorno. E non vengono per la piadina. Alla tomba di Dante, nella vicina Ravenna, invece, i visitatori sono soltanto 50mila l'anno. Di conseguenza, un sindaco di Predappio non chiuderebbe mai la cripta. E non può farlo in ogni caso: perché la cripta appartiene alla famiglia di Mussolini e non al Comune. Sì, lo so, siamo in Italia, cioè un Paese dove la magistratura può fare quel che ca … vuole ai cittadini e non viene mai punita. E sicuramente qualche toga ossessiva troverebbe qualche giustificazione volendo. Ma la magistratura non farebbe mai una cosa simile perché sarebbe un dispetto imperdonabile agli amici di sinistra con in testa l'attuale sindaco del paese, Frassineti Giorgio. Il compagno Frassineti sta facendo di tutto per sfruttare l'eredità fascista di Predappio. Già da un pezzo il Comune ha aperto la casa natale del Duce al pubblico. Ora, grazie a Frassineti, ha svincolato l'imponente Casa del fascio che domina il centro del paese e sta cercando i soldi per sistemarla come un centro studi internazionale. In più, figura fra i fondatori un paio di anni fa di una fondazione di città fasciste, compresa Latina (la maggior parte di destra!) con lo scopo di sfruttare l'architettura del Ventennio. E fra pochi giorni il compagno Frassineti farà un salto in Austria. Indovinate dove? Sì, a Braunau am Inn, il paese natale di Adolfo Hitler! Heil Hitler! Viva il Duce! di Nicholas Farrell

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