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L'accusa in tv di Di Caterina

L'uomo chiave dell'inchiesta intervistato da Annunziata. Nel mirino le Coop: "A Sesto arrivavano per il recupero delle aree"

Andrea Tempestini
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Il grande accusatore di Filippo Penati, l'imprenditore Piero Di Caterina, rende sempre più scomoda la posizione dell'ex presidente della Provincia di Milano. "Siamo sui tre milioni, tre milioni e mezzo. Sono i quattrini che io ho dato nei dieci anni di vita che ho vissuto con Penati e Vimercati". Così Di Caterina in televisione, intervistato da Lucia Annunziata nel programma In Mezz'Ora. Sindaco di Sesto - L'imprenditore, che con le sue confessioni ha messo nei guai anche Giordani Vimercati, l'ex capo di gabinetto di Penati, spiegat che i soldi, però, non erano "mazzette" ma "finanziamenti", e che non erano dunque tesi a ottenere qualcosa di illegale ma ad avere appalti. Una spiegazione che onestamente convince ben poco. Nell'intervista, Di Caterina mette nel mirino l'attuale sindaco di Sesto San Giovanni, Giorgio Oldrini. L'imprenditore ha spiegato che "la parte di Oldrini è quella che caratterizza maggiormente quello che chiamo Sistema Sesto, perché nell'era Oldrini, per essere in condizione di lavorare, bisogna entrare in un sistema di corruzione molto complesso". Le Coop - Nell'intervista concessa all'Annunziata si parla anche delle Coop. Di Caterina spiega che "le Coop giungono a Sesto con il recupero delle aree dismesse. Sono sempre presenti sul territorio, e anche in questo caso, io ho assistito a pagamenti di somme, di tangenti, così si dice, da parte dell'altro imprenditore Pasini alle Coop".

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