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Corteo anti-Lega a Venezia Bombe carta contro agenti

Centri sociali scatenati, prima gli striscioni poi i bastoni: sei poliziotti sono rimasti feriti. Binari del treno occupati a Santa Lucia

Giulio Bucchi
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Arriva la Lega e i guai li combinano, al solito, i centri sociali. A Venezia scontri tra manifestanti e poliziotti in occasione del corteo anti-Carroccio: davanti al Ponte degli Scalzi, a poca distanza dalla stazione, la testa del gruppo guidato da Beppe Caccia ed altri consiglieri comunali a mani alzate ha cercato di forzare il cordone di agenti in assetto antisommossa. A quel punto sono iniziati gli scontri: la polizia ha effettuato una carica di alleggerimento, i manifestanti hanno risposto usando le aste di bandiere e striscioni. Sei poliziotti sono rimasti feriti e accompagnati all'ospedale per accertamenti. Secondo quanto si è appreso, uno dei due è stato colpito da quella che è stata definita una "bomba carta" Durante i tafferugli, avvenuti quando il corteo ha cercato di forzare il cordone della polizia, secondo quanto riferito dalle forze dell'ordine, dalle file dei manifestanti sono partiti diversi fumogeni e petardi. Alcuni di questi sono stati posti sotto sequestro come sono state sequestrate delle spranghe di legno. Il corteo, invece di sciogliersi dopo i tafferugli, ha invece continuato le proteste. Alcune centinaia di manifestanti dei centri sociali hanno fatto ingresso nella stazione ferroviaria  occupando i binari di Santa Lucia obbligando Trenitalia a fermare i treni a Mestre per non gravare lo scalo veneziano.

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