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Locri, boss evade da ospedale 'ndrangheta, è fuggito Pelle

'Vancheddu' era stato condannato a 10 anni per coltivazione di canapa indiana. Dopo un malore scappa si fa ricoverare e scappa

Veneziani Gianluca
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Antonio Pelle detto 'Vancheddu', uno dei personaggi di spicco del clan della 'ndrangheta di San Luca, nella Locride, è evaso dagli arresti domiciliari. Il 49enne era stato condannato nel 2009 a 10 anni di carcere e al pagamento di 50mila euro per coltivazione di canapa indiana. Nel 2011, per gravi motivi di salute, aveva ottenuto gli arresti domiciliari presso la casa familiare di Careri. Qualche giorno fa Pelle era già fuggito ai domiciliari recandosi all'ospedale di Locri dopo aver accusato un malore senza avvisare i carabinieri. Da mercoledì pomeriggio, dopo la dimissione dall'ospedale, non se ne hanno più notizie. I carabinieri hanno iniziato le ricerche del latitante. Rabbia dell'Udc - Sulla vicenda ha detto la sua tramite una nota il vicesegretario dell'Udc, Mario Tassone, componente della commissione Antimafia. "L'evasione del boss Pelle dall'ospedale di Locri - ha rimarcato - è un episodio gravissimo su cui va fatta immediata chiarezza. E' inammissibile che per una leggerezza del genere si possa pregiudicare e mortificare lo straordinario lavoro compiuto in questi anni da magistrati e forze dell'ordine contro una delle faide più pericolose e sanguinarie del panorama criminale internazionale, come quella di San Luca. Chiediamo al governo di dare spiegazioni sull'accaduto al Parlamento e al Paese".

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