Il maestro di bondage rivela: "Tra noi anche un politico"
E' l'autore dell'unico manuale italiano di 'Bondage. La vita italiana'. Insegna questa forma di sesso estremo da 20 anni
E adesso salta fuori che, a particare il bondage, sono in "migliaia" di tutte le età ed estrazioni sociali: "medici avvocati, ingegneri, studenti, attori, giornalisti". Tanti "che non lo puoi nemmeno immaginare". Insomma, non fai bondage? ma dove vivi? A rivelare quanto sia diffuso questa pratica sessuale estrema è Davide La Greca al quotidiano la Repubblica, 40 anni, autore di Bondage. La vita italiana l'unico manuale italiano sul tema. Davide paratica questo gioco erotico da oltre vent'anni tant'è che nella casa/studio ogni particolare rimanda all'antica arte dello shibari. Ci sono corde di tutti i colori: verdi, rosse, ocra. Moschettoni di ogni forma e misura. Perchè il bondage è questo: sesso estremo nel panorama fetish. Ma lui tiene a precisare "non siamo dei malati", siamo gente comune con questa passione, e così arriva la riveazione improvvisa: "Anche un politico. Uno che da poco è diventato un dirigente di un partito importante, lo fa. Fa bondage". E ti pareva. "Siamo normali. Non malati" - Davide, 40 anni, è un omone dallo sguardo profondo e con una folta barba scura. Veste tutto di nero, dai pantaloni alla camicia. Sembra quasi un "santone" e spiega come questa pratica non deve scandalizzare ma in realtà sia "un'arte" del tutto normale: "Abbiamo i nostri network - racconta con naturalezza - in 14mila siamo iscritti a "legami.org". Abbiamo i nostri luoghi d'incontro da Ostiense a Prati, i nostri nick. Siamo un gruppo, come può essere quello dei motociclisti, condividiamo la nostra passione con forum, aperitivi, serate e performance. Non c'è niente di losco, oscuro, proteggiamo solo noi stessi. Sa qual è la cosa più bella ai nostri incontri? Che magari sei seduto tra uno che nella vita fa l'operaio e l'altro che è un filologo. C'è assoluta trasversalità. Un dato di fatto è che, nel mondo del bondage, la maggior parte delle persone è di cultura medio-alta". Il pericolo - Ma qualcosa di strano c'è, anche per Davide. E lo raccontaquando spiega che le sospensioni con corde e nodi sono "pericolose". "Le insegno solo dopo un anno di pratica. Basta una corda troppo tirata che può danneggiare i tendini o un gancio messo male che l'altro crolla a terra". Apre la porta del suo studio, quello dove uomini o donne, etero e gay, vanno per imparare i primi rudimenti. "C'è chi fa lezioni di canto e chi di bondage. È normalità", spiega con quel tono sicuro. È una stanza scarna con travi di ferro verticali e orizzontali. È qui che si fanno sospensioni. "Non quelle di Soter, quello è breath play", Davide allude così al tragico fatto di cronaca di lunedì in cui una ragazza è rimasta uccisa proprio mentre praticava il gioco erotico in questione. "È rischioso - continua - ma loro erano in cerca di emozioni forti - sospira - Paola era libera di mente, era allegra, era dolce. Abbiamo fatto insieme bondage. Nessuno dei tre, era inesperto. Ma tutti e tre hanno voluto correre troppi rischi".