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Ma la strage è a Frosinone Esplode fabbrica fuochi, 6 morti

Incidente in una azienda di fuochi d'artificio ad Arpino intorno alle 14.45. Tra le vittime ci sono il titolare e i suoi due figli

Andrea Tempestini
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In Francia un incidente in una centrale nucleare causa una vittima e l'alzata di scudi dei Verdi in Italia, che strumentalizzano l'incidente per una campagna anti-atomo che coinvolga l'Europa intera. Ma la vera strage di questo lunedì è in una fabbrica di fuochi d'artificio di Arpino, in provincia di Frosinone, in fiamme dopo un'esplosione che avrebbe causato la morte di sei persone. Quattro esplosioni - Dall'interno della Pirotecnica Arpinate si sono udite quattro esplosioni. Poi si sono visti fumo e fiame. La prima deflagrazione nell'azienda gestita dalla famiglia Cancelli si è registrata alle 14.45. I soccorsi sono stati ostacolati dal violento incendio: le fiamme minacciavano anche alcune delle abitazioni adiacenti, che sono state evacuate. L'intera area della fabbrica è stata transennata. Sono intervenuti anche due elicotteri del 118, atterrati nella zona del disastro: il soccorso sanitario ha inviato due auto mediche e almeno cinque ambulanze. Due squadre dei vigili del fuoco sono arrivate anche da Colleferro. Resta altissimo il pericolo di nuove esplosioni Morto il titolare - Tre delle vittime coinvolte nella tragedia sarebbero cadute a poca distanza dal luogo in cui è avvenuta la prima esplosione. Le prime vittime sono state un uomo e i suoi due figli, i titolari della fabbrica di fuochi d'artificio: si tratta di Claudio - presidente della Pirotecnica Arpinate -, Giuseppe e Giovanni Cancelli, rispettivamente amministratore delegato e titolare dell'azienda.

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