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Antimanovra Paradosso di Antonio Martino: "Tasse ai poveri per i farmaci gratis. E' giusto?"

L'ex ministro della Difesa critica il pacchetto anticrisi: "E' corretto tassare i meno abbienti? Voterò no, come a luglio"

Lidia Baratta
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La manovra economica non convince nessuno. Neanche Antonio Martino, ex ministro degli Esteri e della Difesa. E tessera numero 2 di Forza Italia, seconda solo a quella del Cavaliere. "A lei sembra corretto tassare tutti i contribuenti, anche quello meno abbienti, in modo che Silvio Berlusconi e io possiamo avere medicine gratis?", dichiara a Linkiesta. "Voterò no, come ho fatto a luglio". Questo il giudizio tranchant di Martino. Frondista - "Sì, è vero: sono un frondista", scrive il deputato del Pdl sul suo blog, "e lo sono perché mi hanno insegnato che, se una cosa è sbagliata, anche se tutti dicono che è giusta, rimane sbagliata". A essere sbagliata, come Martino ripete da più tempo, è la manovra. Perché, continua su Linkiesta, "l'Italia non ha bisogno di manovre, cioè di gestire l'esistente. Ha bisogno di riforme, cioè di cambiare l'esistente". Basta medicine gratis ai ricchi - Per esempio? "La riforma del Sistema sanitario nazionale, che non è affatto stato menzionato in queste settimane", risponde Martino. Una spesa che si aggira intorno ai 107 miliardi all'anno, da sommare a quello che i privati spendono per procurarsi le cure non offerte dal sanità pubblica. Si tratta di "200 miliardi di euro l'anno", spiega l'ex forzista. Ovvero, "l'80% della spesa delle regioni".  "I ricchi - ribadisce - si possono far curare a spese loro: perché mai dobbiamo fornirgli le medicine gratis?". Riformando la sanità, secondo Martino, si risparmierebbero 70-80 miliardi di euro. Ma, continua, questo significherebbe "pestare i piedi a una serie di interessi costituiti: amministratori di nomina politica, i politici coinvolti, i burocrati anche quando sono inutili e gli intrallazzatori che specie nel mondo farmaceutico combinano cose indicibili". Fassino come Ferrara - Anche sul fronte delle misure per favorire la crescita, secondo l'ex ministro, nella manovra "non c'è assolutamente niente". E l'Europa cosa dovrebbe fare per l'Italia? "Quello che in Europa avrebbero dovuto stabilire è che chi non rispetta i parametri è escluso dall'euro. Invece vogliono continuare a mantenere l'euro nella situazione attuale. Quando voglio esser più cattivo dico che stanno tentando di far indossare lo stesso vestito a Piero Fassino e a Giuliano Ferrara".

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