L'Ocse promuove l'Italia: "Segue la giusta direzione"
Ma l'organizzazione Parigina avverte: "Per le economie europee e degli Stati Uniti il rischio è la stagnazione". Giù stime sul Pil
L'ultimo allarme sullo stato di salute dell'economia italiana ed europea arriva dall'Ocse, che prevede che nella seconda metà del 2011 Germania e Italia registrino "un trimestre di crescita negativa". Ma a fronte delle cattive notizie, l'organizzazioen parigina promuove la manovra italiana, che "contiene provvedimenti che vanno nella giusta direzione". E' quanto ha spiegato il capo economista dell'Ocse, Pier Carlo Padona. Secondo l'economista dell'organizzazione il provvedimento è stato migliorato "ed è un bene". In particolare, Padoan rileva come strutturali e quindi positive "il pareggio di bilancio nella Costituzione, l'allungamento dell'età pensionabile per le donne e l'abolizione delle Province". Misure che, aggiunge Padoan, "aumentano la credibilità dell'Italia". Calo del Pil - L'Interim Economic Assessment diffuso dall'Organizzazione prospetta un calo dello 0,1% per il Pil della Penisola nel terzo trimestre (dopo +1% nel secondo), seguito da un incremento dello 0,1% nell'ultimo quarto dell'anno. Tutte e due le proiezioni sono associate ad ampi margini di incertezza (la gamma è di +/- 1,4% nel terzo trimestre e +/- 1,6% in quello successivo). Per la Germania le stime sono di una crescita del 2,6% nel terzo trimestre seguita però da un calo dell'1,4%, anche in questo caso all'interno di un'ampia gamma di oscillazione (+/-2,2%). Allarme stagnazione - I dati trimestrali relativi all'Italia stimati dall'Ocse registrano una frenata rispetto al +1% del secondo trimestre e al +0,6% del primo trimestre. L'economia dei Paesi Ocse è del resto, secondo l'Organizzazione di Parigi, vicina alla "stagnazione" e "la ripresa nel secondo trimestre si è quasi arrestata in molte economie dell'area". Da considerare inoltre che "l'impatto degli affanni in cui versano i debiti sovrani in Europa e negli Stati Uniti e le turbolenze collegate nei mercati azionari nel corso dell'estate" non sono stati ancora pienamente considerati nelle proiezioni dell'Ocse e probabilmente anche per questo "l'incertezza di queste proiezioni è alta".