Pisapia, 100 giorni da record Zero le promesse mantenute
Il nuovo corso. Atm gratis, wi-fi per tutti e periferie ripulite: il programma della prima parte del mandato è finito nel cestino
Introduzione dell'addizionale Irpef, aumenti per i biglietti Atm, stretta su Ecopass (pagano tutti indistintamente), ganasce al Pgt... L'elenco delle sorprese che Pisapia ha presentato ai milanesi neanche il tempo di cambiare la tappezzeria dell'ufficio da primo cittadino è lungo e articolato. Soprattutto noto a chi sa che entro fine anno si troverà con parecchi euro in meno, e zero servizi in più. Ma per fare così tante cose in appena tre mesi, il sindaco ha ovviamente dovuto accantonare altri interventi. Guarda caso, proprio quelli che - Pisapia dixit nel profluvio di interviste e interventi in campagna elettorale per il ballottaggio - avrebbero dovuto sostanziare i suoi primi cento giorni alla guida della città. WI-FI PER TUTTI L'obiettivo era stabilito chiaro e tondo: «Collegamento gratis per tutti con 500 Access Point per coprire l'intera città». Scuole, biblioteche, bar, uffici pubblici e le pensiline Atm sarebbero stati i nodi della rete. L'idea era quella di dare sostanza alla vagheggiata “città digitale” che piace molto ai giovani e in campagna elettorale fa sempre la sua figura. Fino a ora, neanche un'antennina è pervenuta. SOS PERIFERIE «I primi cento giorni da sindaco? Sarò dove sono stato nei mesi scorsi: nei quartieri, a rimettere a posto tutto quello che negli ultimi cinque anni è stato lasciato andare». Nero su bianco in un'intervista fiume a Repubblica. Le periferie sono lì che aspettano ancora che un assessore si faccia vivo, figuriamoci il sindaco. Troppo preso a star dietro alla foga tassatrice dell'assessore Tabacci, Giuliano ha fatto in tempo a passare un paio di settimane al mare, salvo tornare ed essere sommerso dalla marea Penati-Maran. Di tempo per farsi vedere a Baggio e Quarto in effetti ne rimane ben poco (anche se un giro per le feste democratiche d'Italia non se l'è negato). Stessa sorte per le mitologiche “Case dei diritti” che sarebbero dovute nascere, «una per ogni zona». Ma forse, in tempi di tagli di bilancio, non è stato un male. BICI MON AMOUR La partita investe in primis l'assessore Pier Maran, patito delle due ruote e strenuo difensore dei ciclisti - tanto da voler bastonare tutti gli automobilisti con la famigerata congestion charge. Pisapia disse: «Occorre collegare in tempi strettissimi le periferie al centro con le ciclabili». Fino a oggi, a parte la conclusione delle ciclabili targate Croci, l'intervento più eclatante è stato installare i dissuasori di plastica in via Vittor Pisani. Regolarmente divelti da oscurantisti possessori di Suv. LOTTA ALLA MAFIA Anche in questo caso le parole di Giuliano da candidato con il vento in poppa si sono perse nell'aere: «Una delle prime cose sarà l'istituzione di un organismo antimafia che sorvegli appalti e subappalti legati a Expo 2015». Detto, ma non ancora fatto. Di certo è che Giuliano ha firmato l'accordo di programma sottoscritto da Formigoni e Moratti, e che si è fatto prestare i soldi dalla Regione per onorare l'impegno in Arexpo. MEZZI GRATIS AI NONNI Vero cavallo di battaglia elettorale, si è scontrato con le difficoltà della copertura economica nonostante gli aumenti dei biglietti di mezzo euro. La giunta ha dato l'ok, anche se avranno l'agevolazione solo i nonni con un reddito Isee inferiore a 16mila euro, ma prima dell'anno prossimo non se ne farà niente. Occorre il placet del Consiglio comunale, e la battaglia si annuncia ostica. E di chicche disseminate in campagna elettorale ce ne sarebbero altre, come il discorso sul risparmio nelle consulenze. Per la cronaca, con il neo assunto Giovanni Nani a capo ufficio stampa si è sfondato il muro del milione e mezzo. di Edoardo Cavadini