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VacanzeFuturiste Gianfranco ci è ricascato: pescato negli abissi col mollusco proibito

Tre anni fa fu pizzicato a cacciare sovenir proibiti al largo di Giannutri: oggi il presidente della Camera raddoppia. Affondato pure come sub

Veneziani Gianluca
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Fini come Scajola, ma senza appartamento con vista Colosseo. Più modestamente, molluschi e stelle marine. Specie protette, intoccabili. Ecco la versione  fornita dal portavoce del presidente della Camera:  li hanno pescati a sua insaputa. Fini non sapeva. E quando se ne è accorto, assieme ai suoi compagni, ha restituito tutto al legittimo proprietario, il mare. Dunque è innocente. Sarà, ma la storia - pubblicata dal settimanale “Oggi” - è tutta da raccontare. Isola di Giannutri, perla del Mediterraneo. Siamo al largo dell'Argentario, mare di vip e di Gianfranco. Il presidente della Camera è in barca. Con lui, Elisabetta Tulliani e gli attori Giorgio Pasotti e Nicoletta Romanoff. Sono tutti ospiti sullo yacht del padre di Nicoletta, Giuseppe Consolo, deputato finiano, amico di Fini e anche legale di Fini, oltre che di madame Tulliani. Prima immagine: Gianfranco ha una maglietta bianca con scritta sul retro. Dovrebbe essere quella dei vigili del fuoco. Costume nero. Coscette da ultracinquantenne. È leggermente inchinato. In mano, un grosso mollusco. È lungo una quarantina di centimetri. Il settimanale “Oggi”, ascoltati gli esperti, spiega: è un esemplare di Pinna Nobilis, specie protetta che non è consentito prelevare dal suo habitat. Aggiunge: il mollusco sembra morto perché l'apertura fra le due valve è particolarmente accentuata. Seconda immagine: nulla di particolare da segnalare. Fini, in tuta da sub, mostra una bella pancetta. La Tulliani sorride. Terza foto: si intravede una stella marina. Non c'è bisogno di chiedere agli esperti: è protetta, non può essere pescata. Altre foto: l'allegra comitiva chiacchiera, sale sul gommone (guida Fini) eccetera. Il fotografo scatta, il settimanale pubblica e intervista il comandante della Capitaneria di Porto dell'Argentario, che spiega: «La pesca con bombole è assolutamente vietata. Il pescatore sportivo subacqueo non può raccogliere coralli, molluschi e crostacei. L'infrazione di tali regole comporta una multa compresa fra i mille e i tremila euro. Nel caso in cui nell'area protetta di Giannutri si asporti qualcosa, e a maggior ragione un esemplare di specie protetta, si può incorrere in una denuncia penale». Denuncia penale? Multa? Assolutamente no, ribatte il portavoce di Fini, che accusa il settimanale di malafede: la giornalista sapeva, perché glielo aveva detto l'organizzatrice dell'escursione, che il presidente della Camera non aveva pescato nulla. L'organizzatrice ha confermato specificando che l'immersione era consentita, che il mollusco era una vecchia conchiglia regalatale da un pescatore anni fa e da lei regalata a Fini e che la stella marina è stata immediatamente rimessa in acqua. Immediatamente dopo le foto, si presume. Scene dall'interno di una vacanza vip con pioggia di smentite e illustre precedente. Presidente, ricorda? Sempre Giannutri, altra immersione. Quella volta l'imbarcazione era dei vigili del fuoco. La denuncia fu di Legambiente: il sub Fini (subacqueo, non subcomandante) si è immerso in una zona proibita. Il fotografo la beccò. C'era la muta e c'erano pure le bombole di ossigeno. Lei ammise, disse che si era trattato di una colpevole leggerezza, spiegò che pensava di essere nella cosiddetta area 2 e non nell'area protetta e si offrì (bontà sua) di pagare la multa. Ieri si immerse a sua stessa insaputa. Oggi i suoi amici hanno pescato a sua insaputa e poi restituito al mare. Un nostro lettore ha commentato ironicamente: al fondale (protetto) non c'è mai Fini. Poi le ha anche offerto una ciambella di salvataggio. Ha detto che merita comprensione, che gettato a mare dalla politica è giunto sul fondo e ha visto le stelle. Cosa doveva fare, lasciarle lì, non afferrare l'occasione al volo? Malizioso. Presidente, senza malizia: la prossima volta si informi sulle aree e pure sui compagni. Anche perché qualcuno potrebbe scrivere che la cucina (Scavolini) già ce l'ha. Ora ha pure i molluschi. Fritto di mare a casa Fini-Tulliani. Offre il presidente della Camera. E speriamo che nessuno appioppi a noi la multa. Non si sa mai: con i tempi che corrono, potremmo pure mangiare a nostra insaputa. A proposito, presidente: in tutte le enciclopedie, i manuali, le guide e forse pure i volantini è scritto che Giannutri è zona naturale protetta e che la maggior parte del suo mare è area 1 (immersioni proibite). E noi che pensavamo che almeno come sub ci sapesse fare. di Mattias Mainiero

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