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Mafia, protezione a Spatuzza Esecutiva sentenza del Tar

L'ex capomafia ammesso al programma speciale. Mantovano: "Accettato, nonostante le dichiarazioni tardive "

Costanza Signorelli
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La Commissione centrale per i testimoni e collaboratori di giustizia ha disposto l'ammissione di Gaspare Spatuzza, ex capomafia di Brancaccio, al programma speciale di protezione. Lo rende noto il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, presidente della Commissione, spiegando che la decisione è stata presa "dovendo dare esecuzione alla sentenza del Tar e sulla base delle nuove informazioni acquisite". Il tar del Lazio, infatti, con sentenza del 9 giugno 2011, ha annullato il provvedimento con cui la Commissione, un anno fa, negava a Spatuzza il programma di protezione. L'ex mafioso ha iniziato a collaborare con la giustizia nell'estate del 2008. La sentenza del Tar - Il sottosegretario Mantovano spiega che la decisione della Commissione si fonda sulle "significative dichiarazioni" rese da Spatuzza. Inoltre, la suddetta sentenza del Tar ha affermato il principio di diritto secondo cui quelle dichiarazioni, benchè tardive, non precludono l'ammissione al programma di protezione in quanto non riguardano conoscenze dirette, ma dati appresi da altri. Oltre a queste ragioni, c'è un dato di natura strettamente giuridica ovvero la decisione del Tar è "comunque immediatamente esecutiva" e quindi la Commissione ha l'obbligo di eseguirla."La Direzione nazionale antimafia - aggiunge il sottosegretario all'Interno -  e le Direzioni distrettuali antimafia di Caltanissetta, Firenze e Palermo hanno di recente fornito nuovi importanti elementi informativi, ulteriori rispetto a quelli a disposizione della Commissione centrale all'epoca della decisione del giugno 2010, con i quali sono stati documentati provvedimenti giudiziari adottati sulla base delle dichiarazioni rese dal collaboratore. Oggi - conclude Mantovano - la Commissione ha quindi disposto l'ammissione di Gaspare Spatuzza al programma speciale di protezione, dovendo dare esecuzione alla sentenza del Tar e sulla base delle nuove informazioni acquisite".

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