A Fini l'estate dà alla testa: ruba stelle marine. Ancora
Le acque torbide di Gianfranco: riemerge dagli abissi di Giannutri con un bottino di molluschi. Rischia una denuncia penale
Gianfranco Fini aveva trovato nuovo spazio sulle pagine di Libero non tanto per aver rotto il suo sempiterno silenzio, ma per un record. Come un vecchio relitto era colato a picco. O meglio, era colato a picco fino a raggiungere un antico vascello. Record, per il leader di Futuro e libertà, che tanto a fondo negli abissi non vi era mai stato. Oggi gli stessi fondali, però, gli giocano (ancora) un brutto scherzo. Già. Il presidente della Camera pare esserci ricascato. Il mare, evidentemente, annega la lucidità del leader futurista. Gianfranco si è fatto prendere la mano, ed è riemerso con un bottino composto da molluschi e stelle marine. Dopo il tuffo con gli amici, mostrava trionfale il bottino di pesca. Peccato che raccogliere dai fondali quei 'souvenir', nell'area protetta dell'isola di Giannutri, in provincia di Grosseto, sia proibito. "L'infrazione di tali regole - spiega il comandante della Capitaneria di Porto dell'Argentario, Giorgia Capozzella, al settimanale Oggi - comporta una multa compresa tra i mille e i 3 mila euro. Nel caso in cui si asporti qualcosa nell'area protetta di Giannutri, e a maggior ragione un esemplare di una specie protetta, si può incorrere in una denuncia penale". Il presidente della Camera rischia così di sporcarsi la fedina. La gita tra amici - con lui c'erano l'inseparabile Elisabetta Tulliani e le star del grande schermo Nicoletta Romanoff e Giorgio Pasotti - potrebbe rivelarsi un nuovo boomberang per Gianfranco. A sua parziale discolpa, e a fronte di chi giura di averlo visto esibire con baldanza il bottino, ci sono altri testimoni che assicurano: "Le stelle marine sono state buttate subito in mare". A peggiorare ulteriormente la sua posizione, come accennato, c'è invece la reiterazione della bravata: Fini nell'agosto del 2008 era già stato pizzicato, intento a 'sfoltire' i fondali di Giannutri.