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Csm indaga sui ritardi dei pm Ora sentirà Scelsi e Laudati

La Prima Commissione avvia un'indagine: vuole chiarezza su presunti rinvii nell'inchiesta sul casoTarantini-escort

Costanza Signorelli
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Il procuratore di Bari, Antonio Laudati, e il consigliere Giuseppe Scelsi verranno ascoltati nell'ambito degli accertamenti su presunti ritardi nell'inchiesta sul caso Tarantini-escort. E' quanto ha deciso questa mattina la Prima Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura che ha avviato un'indagine sul caso. Il Csm ha inoltre deliberato di richiedere alla Procura di Lecce "tutte le notizie ed informazioni consentite, in relazione agli eventuali procedimenti relativi ai magistrati di Bari". L'esposto di Scelsi - Gli accertamenti ad opera della prima commissione del Csm sono partiti dopo l'esposto inviato dall'ex sostituto procuratore di Bari, Giuseppe Scelsi, contro il procuratore della Repubblica, Antonio Laudati. Scelsi, che fu il primo ad indagare su Gianpaolo Tarantini, nell'esposto al Csm lamenta i tempi lunghi dell'indagine barese sulle escort che l'imprenditore barese portò a feste organizzate nelle residenze private del premier Silvio Berlusconi tra il 2008 e il 2009. Afferma anche che Laudati, a luglio scorso, gli avrebbe impedito di leggere l'informativa conclusiva appena depositata dalla Guardia di finanza nel fascicolo assegnato fino ad allora a lui e ai colleghi Eugenia Pontassuglia e Ciro Angelillis. Il Csm si è occupato di Laudati anche a seguito di un esposto anonimo nel quale si afferma che avrebbe creato un database sulle intercettazioni e avrebbe gestito in modo non appropriato finanzieri che fanno parte della sua segreteria particolare.

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