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Donati fegato e reni di Licitra Salvano la vita a tre persone

La famiglia del tenore dona gli organi anche se "è una magra consolazione". Fino a domani aperta la camera ardente a Catania

Carlotta Addante
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Fegato, rene sinistro e rene destro. Questi gli organi del tenere Salvatore Licitra che hanno salvato la vita a tre persone: un 53enne di Catania, un 57enne di Palermo e un uomo di 37anni di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina). Così la morte di quello che era considerato l'erede di Luciano Pavarotti - Licitra è stato dichiarato morto cerebralmente ieri mattina dopo nove giorni di coma in seguito a un incidente con la moto - è servita a ridare speranza a tre pazienti in lista d'attesa. Le cornee sono state depositate alla Banca degli occhi dell'ospedale Cervello di Palermo dove verranno messe in coltura per essere poi utilizzate. Il direttore dell'ospedale - "Il gesto compiuto da Licitra e dalle sua famiglia è un vero esempio di solidarietà e di amore verso il prossimo, un contributo alla vita, un messaggio importante di sensibilizzazione alla donazione degli organi". Queste le parole del direttore generale dell'Arnas Garibaldi, Angelo Pellicanò, che ha continuato: "La scelta di donare i propri organi compiuta dal gran tenore Salvatore Licitra, assecondando la speranza di una vita migliore ai tanti pazienti in attesa di trapianto, è un atto di alto valore umano che rende ancora più luminosa l'immagine di un grande uomo, ancorchè si tratti di un artista di valore internazionale e dotato di una voce impareggiabile". Il fratello - Fabio, fratello del tenore, parla invece di "magra consolazione" anche se "donare gli organi è una cosa molto importante perchè Salvatore è sempre stato generoso in tutta la sua vita con tutti". "Chi lo conosceva - dice ancora Fabio Licitra sul fratello - ha avuto una gran fortuna e quindi, secondo la mamma e me, avrebbe voluto questo: aiutare ancora e dare tutto il possibile ed il meglio di sè, tutto, perchè in teatro, e non solo in teatro, faceva così. Per qualsiasi cosa Salvatore era una grande persona". Camera ardente - A partire dalle 15, la camera ardente sarà aperta a tutti nel foyer del Teatro Massimo Bellini di Catania dove la salma rimarrà esposta fino alle 17 di mercoledì. Il luogo scelto è ovviamente simbolico perchè Licitra ha cantato l'ultima volta nel teatro ad ottobre-novembre 2007 ricoprendo il ruolo di Mario Cavaradossi in Toscà, l'opera che lo aveva rivelato al grande pubblico. Per questo motivo accanto al feretro verranno esposti una foto di scena e il manifesto originale dell'epoca, mentre dalla sala principale verrà diffusa la sua voce in alcune romanze dell'opera, nella registrazione originale della sera della prima, avvenuta il 30 ottobre 2007. 

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