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Caso P4, giudizio immediato per Alfonso Papa e Bisignani

Il gip di Napoli ha accolto la richiesta della procura. Il processo al via il prossimo 6 di ottobre davanti a prima sezione Tribunale

Andrea Tempestini
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Il gip di Napoli, Luigi Giordano, ha accolto la richiesta della procura e disposto il giudizio immediato per Luigi Bisignani e Alfonso Papa nell'ambito del procedimento sulla cosiddetta cricca P4. Il processo comincerà il prossimo 6 ottobre davanti alla prima sezione del Tribunale. Le motivazioni - Il giudizio immediato prevede che venga saltata l'udienza preliminare. Può essere disposto dal gip su richiesta del pm o dell'imputato soltanto nel caso dell'evidenza della prova. Nel dettaglio, i due imputati sono accusati di associazione a delinquere, favoreggiamento, concussione e rivelazione di segreto d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta condotta dai pm della Procura di Napoli, Francesco Curcio e Henry John Woodcock. Secondo la Procura, Papa e Bisignani si sarebbero resi responsabili di "illecità acquisizione di notizie e informazioni, anche coperte da segreto, alcune delle quali inerenti a procedimenti penali in corso nonché di altri dati sensibili o personali al fine di consentire a soggetti inquisiti di eludere le indagini giudiziarie, ovvero per ottenere favori o altre utilità". Grazie a queste informazioni riservate, avrebbero gestito o comunque influenzato appalti nomine e finanziamenti, creando così una sorta di sistema informativo che agiva in parallelo ai canali ufficiali. "Chiesto il trasferimento" - Entro il termine della settimana i legali di Papa presenteranno un ricorso in Cassazione contro la decisione del tribunale del riesame che ha riconosciuto il reato di associazione a delinquere contestato dalla procura, ma non riconosciuto dal gip nell'ordinanza di custodia cautelare, e infine ripristinato lo scorso mese dal Tribunale del riesame di Napoli. Giuseppe D'Alise, uno dei legali di Papa, ha poi spiegato che "è stata rigettata la nostra richiesta di spostare a Roma per competenza territoriale alcuni episodi di favoreggiamento" contestati al parlamentare del Pdl. L'avvocato ha poi aggiunto di voler andare a processo.

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