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Tremonti, niente condono Critiche di Ue e industriali

Giulio alla Commissione: "Non serve". Evasione, Confindustria: "Sconcertati da approssimazione della manovra". L'Europa scettica: "Troppe misure fiscali"

Andrea Tempestini
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Non ci sarà nessun condono, perché una misura una tantum "va evitata". Lo ha spiegato giovedì il ministro dell'Economia, Giulio tremonti, davanti alla Commissione Bilancio del Senato. E' quanto si può leggere nel resoconto sommario della seduta. Il titolare del dicastero di via XX Settembre "conferma l'intenzione di non procedere a nessuna misura di condono, poiché si tratterebbe di un intervento una tantum che genera introiti di cassa ma che modifica l'assetto della finanza pubblica". Tremonti ha sottolineato come sussista "l'esigenza di evitare interventi singoli di rimpatrio di capitali che forniscano un gettito solamente una tantum". "Non c'è squilibrio" - Il ministro dell'Economia ha poi sottolineato che nella manovra "non c'è un eccessivo squilibrio della componente fiscale rispetto alla decurtazione della spesa".  Nel resoconto si legge che secondo Tremonti, la proporzione inizialmente prevista "viene infatti mantenuta e confermata, ove si consideri che il contributo di solidarietà viene sostituito da misure prettamente fiscali, quantunque nella loro gestione vengano inclusi i governi locali". Non pare avere la stessa opinione il premier, Silvio Berlusconi, che ha parlato di uno "Stato di polizia tributaria". Le critiche di Confindustria - Da Confindustria, però, arrivano critiche dure alla manovra. "Siamo sconcertati per le misure di contrasto all'evasione fiscale previste nell'emendamento presentato dal Governo - afferma una nota di viale dell'Astronomia -. Le misure presentate ieri risentono della fretta e dell'approssimazione con cui è stato predisposto l'emendamento". I dubbi della Ue - Anche l'Unione Europea mostra di non gradire la manovra e lancia segnali d'allarme rispetto alle modifiche annunciate al provvedimento di correzione dei conti. "Siamo preoccupati dal vedere un eccessivo affidamento alle misure sulla lotta contro l'evasione fiscale". Così Amadeu Altafaj, il portavoce del commissario Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn. Bollino verde da Berlino - La Germania, da par suo, si mostra più ottimista. Da Berlino arrivano parole rassicuranti. Il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, ha spiegato che il governo tedesco "ha piena fiducia nel fatto che l'Italia, anche con i recenti cambiamenti alla manovra, approverà le misure necessarie a rispettare il risparmio previsto per arrivare agli effetti attesi sul bilancio pubblico".

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