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Messico, uccise due croniste nude e legate in un parco

Si allunga la scia di sangue sui giornalisti nel Paese. Gli investigatori non escludono nessuna pista. Sono 83 i morti dal 2000

Andrea Tempestini
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In Messico, i corpi di due giornaliste, Marcela Yarce e Rocio Gonzalez Trapaga, sono stati ritrovati privi di vita nel parco Iztapalapa, in un quartiere di città del Messico. Si allunga così la scia di sangue dei cronisti uccisi nel Paese per il loro lavoro troppe volte scomodo. La notizia è stata resa nota dagli investigatori della capitale del Paese, che hanno poi precisato come le due donne, amiche da diversi anni, si erano incontrate per prendere un caffè per poi scomparire. Sono state tutte e due strangolate, e sono state poi gettate nel parco completamente nude con le mani e i piedi legati. Chi erano - La Yarce fu la fondatrice e direttrice delle relazioni pubbliche del settimanale Contralinea, noto in MEssico per le inchiste realizzate negli ultimi anni e riguardanti i temi della corruzione. La Trapaga, invece, lavorava come freelance, dopo essere stata per anni una delle reporter di punta dell'emittente Televisa, inoltre gestiva un ufficio cambi presso l'aeroporto di Città del Messico e il giorno prima di essere uccisa aveva prelevato un'ingente quantità di denaro. Per questa ragione gli investigatori ritengono che le due donne siano state uccise dopo essere state rapinate, ma non sono state escluse piste differenti. La scia di sangue - La Fondazione messicana per la libertà d'espressione ha lanciato un nuovo grido d'allarme, ricordando come dal 2000 ad oggi nel Paese sono stati uccisi 83 cronisti. Soltanto la scorsa settimana, in una città dello Stato di Sinaloa, è stato trovato privo di vita Humberto Salazar, direttore di un quotidiano web che si occupava prevalentemente di politica.

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