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Se l'ecologia si rivela fatale per Montezemolo e Letta

Tempi duri per i think tank politici. L'esempio di 'Italiafutura' e quello di 'Vedrò' tra fotovoltaico, petrolio e ospiti vip

Andrea Tempestini
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Tempi duri per i think tank politici. Primo esempio. Italiafutura e Luca Cordero di Montezemolo, l'altro mercoledì,  hanno organizzato il seminario «Cultura, orgoglio italiano» e hanno lanciato un grido di battaglia subito ripreso dalle agenzie di stampa: «La cultura è il petrolio dell'Italia». Bene: nello stesso preciso giorno, sulla Stampa cara a Montezemolo, c'era un articolo di un altro illustre membro di Italiafutura, Francesco Bonami, e il titolo era questo: «La cultura non è petrolio»; nell'articolo, ripreso peraltro dalla rassegna stampa di Italiafutura, l'associazione cultura-petrolio veniva definita «snervante». Secondo esempio. A Vedrò, associazione fondata da Enrico Letta che si riunisce ogni anno in Trentino, martedì scorso c'è stato un concerto di Edoardo Bennato «su un palco interamente ecosostenibile grazie a un sistema di pannelli fotovoltaici che alimenterà l'impianto acustico e luminoso, per un concerto a emissioni zero». Lodevole. Peccato che i pannelli fotovoltaici (cioè solari) fossero finti, cioè a scopo dimostrativo; peccato che fossero semplicemente presenti degli accumulatori caricati altrove (come se avessero portato delle grosse pile, benché a emissioni zero) e peccato che la corrente è saltata una decina di volte, lasciando Bennato al buio mentre cantava: «Ciurma, questo silenzio cos'è?». Emissione: zero. di Filippo Facci

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