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Ultimo desiderio del Raìs: "Libia a ferro e fuoco"

Gheddafi, messaggio audio: "Continuate a combattere anche se non sentite mia voce" Algeri lo rifiuta: è pronta a riconoscere il Cnt

Andrea Tempestini
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Muammar Gheddafi torna a farsi sentire un'altra volta. L'ultimo messaggio audio è stato diffuso dal canale al Arabya, e incita le tribù libiche a non mollare. "Mettete il Paese a ferro e fuoco. Continuate a combattere anche se non sentite la mia voce. Non ci arrenderemo mai, non siamo donne". Il Colonnello è tornato a parlare nel giorno in cui il Cnt ha dichiarato che l'ultimo rifugio del Raìs sarebbe Bani Walid, a sudest di Tripoli. Altre voci, invece, insistono su Sirte. Entrambe le località sono state bombardate nelle ultime ore dagli aerei della Nato. L'Algeria rifiuta Gheddafi - Le autorità algerine, le uniche tra quelle dei Paesi confinanti con la Libia che ancora non hanno riconosciuto il Cnt, avrebbero respinto la richiesta avanzata da Gheddafi di rifugiarsi in Algeria. La notizia è stata fatta trapelare da fonti vicine alla presidenza di Algeri che sono state citate dal quotidiano al Watan. "Gheddafi ha provato a contattare per telefono il presidente Abdelaziz Bouteflika, ma egli ha rifiutato di parlargli", ha spiegato una fonte, che ha poi precisato che Bouteflika avrebbe spiegato di essere impegnato in questioni interne. Un'altra fonte, invece, ha detto che il Colonnello con la sua famiglia si troverebbe nella città di Ghadames, nei pressi del confine tra Libia e Algeria. In precedenza la stessa Algeria, dopo le accuse di aver ospitato sul suo territorio la famiglia del Colonnello, tramite il ministro degli Esteri, Mourad Medelci, aveva spiegato: "Verrà ufficialmente riconosciuto il Cnt nel momento in cui sarà formato un nuovo governo". Il ministro aveva poi aggiunto: "Non è mai stata presa in considerazioen l'ipotesi che Gheddafi potesse venire a bussare alla nostra porta". Mosca riconosce il Cnt - Poche ore dopo l'apertura, a Parigi, della Conferenza Internazionale degli Amici della Libi, l'ex Gruppo di Contatto, anche la Russia ha deciso di riconoscere il Consiglio Nazionale Transitorio, il governo dei ribelli, come unica e legittima autorità nel Paese. L'annuncio è arrivato dal ministro degli Esteri di Mosca, che ha espresso l'auspicio che manterranno vigore gli accordi bilaterali conclusi in precedenza. Sono ormai circa cinquanta gli Stati stranieri che riconoscono ufficialmente il Cnt.

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