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In carcere gli evasori fiscali Redditi pubblicati sul web

La manovra prende forma: chi evade più di 3 milioni in galera. Potere ai Comuni contro i furbi. Ira Alemanno sugli accorpamenti

Andrea Tempestini
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La manovra sta per approdare al Senato, dove approderà nel pomeriggio di maretdì 6 settembre, ma nella maggioranza si discute ancora sugli emendamenti da inserire. Prende così quota l'azione contro il sommerso: gli evasori oltre i tre milioni di euro rischieranno il carcere. E' questa la linea emersa dal mini-vertice tra i ministri Giulio Tremonti e Roberto Calderoli, il sottosegretario Luigi Casero, il relatore della manovra Antonio Azzollini e il vice capogruppo Pdl Gaetano Quagliariello. Per i reati fiscali, si legge nell'emendamento, "qualora l'imposta evasa o non versata sia superiore a 3 milioni di euro non trova applicazione l'istituto della sospensione condizionale della pena" prevista dal codice penale. Presentazione degli emendamenti attesa dopo le 17, Quagliariello ha commentato: "Tenteremo di evitare la fiducia". Il capogruppo al Senato del Pdl Maurizio Gasparri rivela: "Da Tremonti ho avuto conferma di saldi più che solidi per la manovra. E la lotta all'evasione, che darà proventi ancora maggiori di quelli significativi già conseguiti, sarà valutata in dimensioni assolutamente credibili". Lotta all'evasione - Confermati i tagli agli enti locali già stabiliti nel vertice di Arcore di lunedì: una riduzione di 1,8 miliardi di euro, come anticipato da Cinzia Bonfrisco, componente Pdl della Commissione bilancio. A compensare le minori entrate sarà la lotta all'evasione. I Comuni potranno inoltre pubblicare sui loro siti i "dati relativi alle dichiarazioni" dei redditi. Lo prevede un emendamento alla manovra firmato da Tremonti e del relatore Azzollini. Il presidente facente funzioni dell'Associazione nazionale Comuni, Osvaldo Napoli, è dubbioso: "Sarò sincero, questo è un paese che vive sulla delazione, anche con le lettere anonime. Ma se questa pubblicazione viene fatta in maniera seria, con i Comuni che abbiano dei dati effettivi che possono incrociare con l'Ufficio delle Entrate, allora questo è un discorso che si può fare". I redditi in piazza: giusto pubblicarli? Vota il sondaggio Banche nelle dichiarazioni - Tremonti ha poi annunciato che nelle dichiarazioni dei redditi entreranno i nomi delle banche con le quali si hanno rapporti finanziari, e l'Agenzia delle Entrate potrà procedere, sulla base di questi dati, alla elaborazione di specifiche liste selettive di contribuenti da sottoporre a controllo. Verranno dimezzate le sanzioni per le Pmi che non usano il contante. "Per gli esercenti imprese o arti e professioni con ricavi e compensi dichiarati non superiori ai 5 milioni di euro - si legge nella bozza - i quali per tutte le operazioni attive e passive effettuate nell'esercizio dell'attività utilizzano esclusivamente strumenti di pagamento diversi dal denaro contante, le sanzioni previste in caso di violazioni relative alla dichiarazione delle imposte dirette, o alla dichiarazione dell'imposta sul valore aggiunto e ai rimborsi, o violazione degli obblighi relativi alla documentazione, registrazione ed individuazione delle operazioni soggette all'imposta sul valore aggiunto sono ridotte alla metà". Contributo di solidarietà - Nella manovra bis non verrà inserito nessun contributo di solidarietà a carico dei privati. Lo prevede un emendamento del governo al decreto del 13 agosto. Restano in vigore, invece, le norme precedenti alla manovra che prevedevano il taglio degli stipendi più alti del pubblico impiego e il prelievo sulle pensioni d'oro. Enti locali - Gli introiti della Robin Hood tax, invece, andranno tutti agli Enti locali, nulla ai Ministeri. La prima bozza, invece, prevedeva una suddivisione equa di 900 milioni a testa. Sicuro, invece, l'accorpamento delle funzioni amministrative per i piccoli Comuni con popolazione inferiore ai 1.000 abitanti che dovranno unirsi per gestire tutte le funzioni amministrative. Lo si legge nell'emendamento presentato dal presidente della commissione Bilancio Azzollini. I Comuni più piccoli si dovranno aggregare in Unioni di almeno di 5.000 abitanti, 3.000 per i Comuni delle unità montane. I Comuni dovranno presentare le istanze di aggregazione entro 6 mesi, termine perentorio, dall'approvazione della legge di conversione del decreto. Gli organi delle nuove unioni sono il consiglio, il presidente e la giunta. Il consiglio sarà composto,inizialmente, da tutti i sindaci e 2 consiglieri per ciascun comune.  Per le società di comodo, inoltre, arriva l'Ires maggiorata del 10,5 per cento. L'aliquota si applica al reddito "imputato per trasparenza". I Comuni verranno compensati ottenendo il 100% dei frutti della lotta all'evasione legata agli immobili del territorio prevista nel dl in materia di federalismo municipale: la misura sarà valida per il triennio 2012-14. Alemanno contrario - "I nuovi testi presentati sono assolutamente non soddisfacenti e inaccettabili. Contiamo di avere ascolto anche in sede parlamentare".E' durissimo il commento a caldo del sindaco di Roma Gianni Alemanno, uno dei leader della contestazione dell'Anci al governo. Se tagli e fondi giocano per gli Enti locali, ad Alemanno non va giù l'accorpamento: "Abbiamo chiesto lo stralcio ma questo nuovo emendamento è persino peggiore del testo originario". I rappresentanti dei Comuni hanno incontrato l'opposizione nella sede del Pd per cercare un appoggio: "Ci rivolgiamo a tutti i gruppi parlamentari, di maggioranza e di opposizione - ha detto Alemanno - denunciando una situazione drammatica. E' un discorso che va al di là degli schieramenti politici". Regioni sul piede di guerra - Anche le regioni, nel solco di Alemanno, sono sul piede di guerra. "Il giudizio che diamo dell'incontro è fortemente negativo: non abbiamo avuto alcuna risposta". Così il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha commentato in conferenza stampa l'esito dell'incontro col governo a Palazzo Chigi sulla manovra. Per Errani il taglio alle autonomie nelle ultime tre manovre è "drammaticamente sproporzionato e tutto a carico delle regioni e degli enti locali". Le Regioni, a causa dei tagli, non saranno in grado di garantire il trasporto pubblico locale, per questo "porteremo al governo i contratti sul Tpl e gli chiederemo di rispondere a questi contratti". I Comuni auspicano "forti modifiche altrimenti la situazione è disastrosa", ha detto il presidente facente funzioni dell'Anci Osvaldo Napoli, dopo l'incontro sulla manovra, sottolineando che "la mobilitazione dei sindaci continua".

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